GIUSEPPE GROSSO - "Le infrastrutture sono determinanti per il futuro del Piemonte: Tav, Asti-Cuneo, Terzo Valico, Tunnel del Tenda e Pedemontana non sono opere che possono essere messe in discussione. Sosterremo il sistema regionale della logistica, ma serve anche un vero e proprio Piano Marshall per le strade ordinarie che oggi cadono letteralmente a pezzi".

E' un passo del programma del neopresidente del Piemonte Alberto Cirio, che trionfa con il 49,85% e riporta così il centrodestra alla guida della Regione che era venuta a mancare con la vittoria di Chiamparino 5 anni fa.

Oggi il governatore uscente non va oltre il  35,80%, mentre l'altro concorrente della vigilia, il pentastellato Bertola, si ferma al 13,62%.

Cirio, negli ultimi anni europarlamentare e prima assessore regionale al Turismo, invoca per il Piemonte "più autonomia, più fondi europei, meno burocrazia". La sua presidenza dovrà certamente farsi sentire su più fronti, da Roma a Bruxelles.

Giuseppe Grosso

 

(Nella foto Alberto Cirio a Cherasco, dove si interrompe l'Asti-Cuneo)

 

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