ADRIANO TOSELLI - Alcune notizie, pur nella pandemia che persiste, ci arrivano dall'attiva associazione sportiva cuneese "Gli Arcieri dell'Elice".
«Uno sport poco conosciuto e praticato, nonostante i successi italiani a livello olimpico, quello del tiro con l’arco è uno sport controverso, per alcuni uno sport da vecchi. In effetti è uno sport speciale, si può praticare anche da "vecchi", l’arco ti accompagna per tutta la vita, cresce con te, gareggi insieme a chi è seduto su una sedia a rotelle, tu che fai ancoraggio sulle tue gambe. Esiste una realtà locale che, con il bel tempo, si allena in un campo, alle porte della città, in un luogo un po’ dimenticato ma tranquillo e pulito, se ne scorgono i paglioni, i bersagli per i comuni mortali, dal ponte vecchio di Cuneo. Le frecce dei nostri arcieri li hanno sempre portati, uno o più di loro, sul podio, in tutte le gare disputate individuali o di squadra. Gli iscritti non sono molti, ma stanno partecipando con grinta e sorriso alle gare del Piemonte e non solo. Il Covid ha reso difficile organizzare eventi anche per questo sport, non di contatto ma di semplice socializzazione. Ad aprile alcuni di loro indosseranno i colori della squadra in alcune gare 3D, percorsi all’aperto, in cui si "scarpina" parecchio, zaino, faretra e arco in spalla, tra boschi, colline e prati per identificare i bersagli con handicap di distanze e pendenze da stimare, proprio uno sport statico da vecchi. Finora sono sempre saliti sul podio, tanto da classificarsi per i campionati italiani, disputati da poco. Speriamo possiate continuare a fare centro, forza Arcieri dell’Elice».