CUNEO CRONACA - "Da tempo si assiste in provincia di Cuneo a una decisa concentrazione degli investimenti nell'Albese, che dalla sanità alle opere infrastrutturali sta avendo assai più attenzione rispetto all'area del capoluogo. A parte la provenienza geografica di alcuni componenti della giunta regionale, la capacità di internazionalizzarsi di Alba ha fatto la differenza e il riconoscimento Unesco del 2014 ha portato benefici che vanno ben al di là del prestigio culturale. Unesco, infatti, vuol dire relazioni internazionali, portatori di interesse facoltosi e premure da parte del governo nazionale che assegna, in base alla legge 77 del 2006, priorità assoluta ai siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.

Nel 2019 la candidatura Unesco per le Alpi del Mare, un dossier sul quale per anni avevano lavorato i territori coinvolti, compresa Cuneo, venne ritirata, temendone la bocciatura. Dopo quasi tre anni, nulla si è più saputo di questa vicenda che, invece di essere messa in un cassetto, andrebbe rilanciata e portata con attenzione al governo nazionale al fine di riceverne il giusto supporto e far fare un salto di qualità a tutto il territorio alpino e anche a Cuneo capoluogo delle Alpi del Mare.

Stranamente a nessuno dei candidati sindaci in corsa a Cuneo è ancora venuto in mente di rilanciare il dossier Unesco Alpi del Mare e nel cittadino la domanda sorge spontanea: era una candidatura impossibile, quindi nemmeno da presentare, oppure non c'è volontà di rafforzare tale candidatura e renderla realmente vincente?

Solo se Cuneo saprà migliorare il suo ruolo di città a vocazione internazionale, essa potrà far di nuovo rivedere gli investimenti come avvenuto in passato. Se, invece, non si torna a "pensare in grande", il rischio è quello di continuare a subire poco a poco un depauperamento che potrebbe portare sempre meno attrattività e favorire altri territori".

Lorenzo Pallavicini, Cuneo