CUNEO CRONACA - E’ così difficile far funzionare bene le nostre ferrovie? A 44 anni dalla riapertura della Cuneo-Ventimiglia-Nizza, si torna a manifestare lungo la linea che con il suo audace tracciato unisce l'Italia alla Francia, il Piemonte alla Liguria, nella speranza che la Conferenza intergovernativa riconosca la "ferrovia delle meraviglie" come tratta internazionale.

La data è simbolica. Si tratta dell'anniversario della riapertura, dopo le distruzioni della guerra. Il 6 ottobre del 1979 la ferrovia tornò a funzionare. Inoltre, sempre oggi, a Roma, si tiene la riunione della Commissione che deve decidere sul futuro della linea. Specialmente sul suo potenziamento. La richiesta è sempre quella di riportare a quattro (e in prospettiva a 6) il numero delle coppie di treni sulla linea.

"Dopo anni di battaglie siamo ancora qua a chiedere il riconoscimento di questa tratta come internazionale - ha detto il consigliere regionale albese M5s Ivano Martinetti, presente alla manifestazione in stazione a Cuneo - l’introduzione di almeno 4 coppie di treni sulla linea, e soprattutto che la Regione Piemonte intervenga per riportare la piena funzionalità di quella che è stata definita la 'Ferrovia delle meraviglie'. Bene i treni turistici, ma non bastano. Il treno è prima di tutto un servizio essenziale e sostenibile per i cittadini".

"Abbiamo fatto interpellanze, ordini del giorno approvati all'unanimità da tutte le forze politiche - scrive il gruppo consiliare cuneese Cuneo Mia - le associazioni della ferrovia sono anni che si battono, sono state raccolte migliaia di firme. Ma poi tutto si arena nel governo della Regione, unica responsabile di questo isolamento delle ferrovie del sud del Piemonte".

A maggio 2022, dopo anni di richieste, le coppie di treni erano state raddoppiate da 2 a quattro. Alla fine dell'anno, la Regione aveva introdotto le navette tra Tenda e Limone, riducendo di conseguenza una coppia di corse.