Da anni l’Unione montana Valle Stura, in provincia di Cuneo, è impegnata nella tutela della minoranza linguistica tipica del suo territorio, ossia quella occitana. Strumento principale attraverso cui l’Unione è attiva in questo campo è la Legge nazionale 482/1999 la quale intende proteggere e valorizzare le minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano e che ha permesso la realizzazione del progetto “La Lengo en Val Esturo – La Lingua in Valle Stura”.

Nel 2018 l’Unione ha proseguito la sua collaborazione con scuole, enti pubblici, associazioni e, più in generale, con la comunità valligiana allo scopo di valorizzare la lingua e la cultura occitana in Valle Stura attraverso tre canali: sportello linguistico, formazione linguistica e attività culturali.

Per ciò che riguarda lo sportello linguistico, istituito presso la sede dell’Unione, esso è stato aperto al pubblico durante tutto l’anno ed è stato disponibile a fornire consulenza a chiunque avesse delle necessità riguardanti l’utilizzo della lingua occitana. Inoltre lo sportello si è attivato nel supportare un tesista dell’Università degli Studi di Torino per la stesura della tesi di laurea magistrale in “Scienze linguistiche” sulla microtoponomastica dell’alta Valle Stura, ha collaborato nella realizzazione del progetto di toponomastica e valorizzazione turistico-culturale MapforUs (Mapping Alpine Place-names for Upward Sociality) promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino ed ha collaborato con ricercatori e appassionati locali per lo studio e la valorizzazione della parlata locale.
Parlando invece della formazione linguistica, il personale dell’Unione ha proseguito il lavoro di completamento della grammatica della lingua occitana in valle Stura.

Grande risalto è stato dato alle attività culturali realizzate allo scopo di valorizzare e di garantire la massima diffusione del patrimonio linguistico-culturale locale in lingua occitana tra gli abitanti della valle, in particolar modo tra le generazioni più giovani.

Durante l’anno sono stati organizzati, coinvolgendo oltre 450 bambini tra i 3 ed i 5 anni, laboratori di musica, canto e teatro sulla lingua e sulle tradizioni occitane per i bambini delle scuole dell’infanzia del territorio - Vinadio, Demonte, Piano Quinto, Vignolo e Borgo San Dalmazzo – che hanno portato alla realizzazione di uno spettacolo finale. L’animazione ha poi visto la realizzazione della rassegna cinematografica “Una montagna di film” con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la produzione cinematografica locale dedicata, in particolare, alla memoria dei luoghi e al patrimonio linguistico delle vallate alpine. Per l’occasione a Sambuco, Moiola, Aisone e Roccasparvera sono stati presentati i documentari “Lou soun amis - Il suono amico”, “Il Murrán. Maasai in the Alps”, “Profumo di lavanda - Ai tèmp ‘d l’izop nelle Alpi Marittime” e “Avevamo vent’anni”, tutti film che hanno riscosso un buon successo di pubblico.

Sulla base dei risultati ottenuti dalle iniziative messe in campo e dell’entusiasmo che queste hanno creato, anche nel 2019 l’Unione intende proseguire il suo lavoro nella valorizzazione e difesa di questo importante patrimonio immateriale del territorio rappresentato dalla lingua occitana.