Nel periodo aprile-giugno 2019 la produzione industriale della nostra provincia ha registrato un incremento del +1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018.

Il dato della Granda è apparso migliore rispetto a quanto emerso a livello regionale (-0,8%).

Il risultato segue la stabilità registrata tra gennaio-marzo 2019 ed è significativo se si tiene conto che la variazione è stata calcolata rispetto al II trimestre 2018, periodo in cui la produzione cresceva già del +2,0%.

All’aumento dei volumi produttivi si accompagnano le  performance positive per tutti gli indicatori congiunturali analizzati. I nuovi ordinativi crescono del +1,8% sul mercato domestico e del +1,0% su quello estero, il fatturato complessivo migliora del +1,5% mentre la sua componente estera del +1,7%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 67,9%.

“Il II trimestre dell’anno ci consegna un’immagine positiva dell’operatività delle imprese manifatturiere della provincia, che si distinguono nel panorama regionale esprimendo segnali incoraggianti in diversi settori economici, in particolare in quello alimentare e metalmeccanico, mentre il tessile appare ancora in sofferenza - sottolinea il presidente Ferruccio Dardanello -. L’analisi per classe dimensionale evidenzia la sostanziale stabilità delle imprese di maggiori dimensioni e la contrazione delle microimprese, elementi questi che sottolineano quanto il tessuto produttivo, per consolidare un percorso di crescita necessiti di politiche concrete di supporto e di sburocratizzazione in grado di tradursi in minori costi e maggiori facilitazioni all’innovazione”.

Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 191ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di aprile 2019 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2019 e ha coinvolto 1.789 imprese industriali piemontesi, di cui 236 cuneesi.