GUIDO CHIESA - Gli impegni per riorganizzare l’Assistenza Territoriale previsti dalla riforma a firma del Ministro Speranza del 2022 sono innumerevoli. Il carico di lavoro cui sono sottoposte le strutture operative delle Asl è pesante e non stupisce che la rimodulazione del PNRR operata da governo preveda siano ridotti gli interventi: dalle Case della Comunità alla Telemedicina agli interventi antisismici negli ospedali. 

Nei suoi ultimi interventi l’assessore Icardi ha dichiarato che contrariamente a quello che avviene dalle altre parti "tutti i progetti PNRR dell’Asl Cn1, Case e Ospedali della Comunità, nonché le Centrali Operative Territoriali sono in linea con i tempi dettati dei ministeri" precisando che "la scadenza è marzo 2026".

Ora, di fronte a queste notizie tra loro contrastanti, i cittadini si domandano quale sia la reale situazione o, più terra-terra, a che punto siano gli impegni che la Regione Piemonte ha assunto con l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali (AGENAS) non per il 2026, ma per l’anno in corso.

L’assessore dovrebbe infatti confermare che, come previsto dalla Determina Dirigenziale (DD) 887/2023, sono stati approvati entro il 31 marzo di quest’anno tutti i progetti delle 9 Case della Comunità (CdC) previste in ambito Cn1 (Savigliano, Fossano, Saluzzo, Borgo San Dalmazzo, Verzuolo, Ceva, Dogliani, Mondovì e Dronero) e dell’1 in ambito Cn2 (Santo Stefano Belbo). Come pure sono stati approvati tutti i progetti dei 3 Ospedali della Comunità (OdC) previsti in ambito Cn1 (Saluzzo, Ceva e Cuneo) e avviata la gara di almeno 1 di questi. E che entro il 30 giugno sono stati stipulati tutti i contratti per la realizzazione delle 4 Centrali Operative Territoriali (COT) previste in ambito Cn1 (Savigliano, Saluzzo, Mondovì e Cuneo) e le 2 in ambito Cn2 (Alba e Bra) 

Non sarebbe poi del tutto fuori tema se l’assessore dicesse due parole anche su uno degli argomenti che più stanno a cuore dei cittadini, ossia l’Assistenza Domiciliare. La Determina Dirigenziale (DD) 887/2023 fissa infatti al 30 maggio 2023 la scadenza per il potenziamento della presa in carico domiciliare dei pazienti e al 30 giugno 2023 la scadenza per la definizione del modello dell’assistenza domiciliare a livello distrettuale locale (strutturazione, organizzazione e funzionamento).

I cittadini si aspettano che l’assessore li aggiorni anche su tutti gli altri aspetti dell’Assistenza Territoriale che condizionano, a volte pesantemente, la loro vita, come il Piano delle assunzioni degli operatori sanitari, la loro formazione, il Piano delle Cronicità, le Centrali Operative del numero 116117 di cui nessuno sa neppure dell’esistenza, la telemedicina, ecc. ecc. 

Di tutto questo ci piacerebbe parlasse l’assessore nelle sue esternazioni invece di farsi sopraffare dalla necessità, tutta politica, di affermare che “va tutto bene, madama la Marchesa” e buttare la palla in tribuna parlando di quanto sarà fatto entro il 2026. Gliene saremmo grati. 

Guido Chiesa

(2 - Continua)

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(Nella foto: gli edifici storici dell'ospedale di Savigliano, sede delle future Casa della Comunità e Centrale Operativa Territoriale)