CUNEO CRONACA - Continua la mobilitazione degli agricoltori e degli allevatori a Cuneo. Un secondo corteo ha sfilato per le vie della città nel pomeriggio, dopo il primo della mattinata. Oltre 300 i trattori arrivati in città, con centinaia di partecipanti provenienti da diverse zone della provincia, preoccupati per i gravosi tassi di interesse sugli investimenti e all'aumento dei costi delle materie prime.

Calandoci nella realtà cuneese, ad esempio, una delle difficoltà già più volte segnalata riguarda il comparto della razza bovina Piemontese. “È necessario un impegno concreto per proteggere e rivalorizzare questa filiera, una responsabilità collettiva che parta dalla politica locale e nazionale e arrivi a quella comunitaria. Non possiamo semplicemente scaricare le colpe su Bruxelles, anche se parlare oggi di nuovi aggravi per gli allevamenti con nuovi interventi per la copertura di vasche e letamai non è compatibile con il sistema di allevamento e non è economicamente sostenibile – spiega il presidente di Confagricoltura Cuneo –. In un periodo di crisi, come l’attuale, servono strumenti in grado di portare le aziende fuori dall’emergenza. Come fatto in occasione della pandemia di Covid, occorre quindi mettere a disposizione degli allevamenti adeguati ristori dal fondo di sovranità alimentare per compensare almeno in parte le perdite. Sono necessarie, poi, maggiori risorse per la valorizzazione e la promozione della carne su nuovi mercati”.

La mobilitazione, che coinvolge tutta Europa, vede la partecipazione della Coldiretti per l'Italia che scende in piazza a Bruxelles, in occasione del vertice europeo straordinario sul bilancio dell’UE, "contro le follie dell’Unione europea che minacciano l’agricoltura". Una iniziativa per sostenere tra l’altro la proposta per la deroga alle norme UE sull’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac) come richiesto nel piano "Non è l’Europa che vogliamo" della Coldiretti. Coldiretti Cuneo sarà presente in forze a Bruxelles con una folta delegazione di giovani imprenditori e dirigenti insieme al presidente Enrico Nada, al direttore Fabiano Porcu e agli altri presidenti e direttori Coldiretti del Piemonte. L’appuntamento è per giovedì 1° febbraio alle ore 9.30 in place du Luxembourg a Bruxelles, di fronte al Parlamento europeo, per denunciare, con eclatanti azioni dimostrative, gli effetti delle politiche europee che mettono in pericolo la sopravvivenza delle campagne e presentare le richieste della principale Organizzazione agricola europea.