CUNEO CRONACA - L'organizzazione della Mobilitazione Generale Agricola Langhe e Roero ha indetto una protesta volta a sensibilizzare la popolazione e le istituzioni, con l'obiettivo di migliorare le condizioni lavorative ed economiche degli agricoltori. Questi ultimi si trovano ad affrontare un aumento dei costi di gestione senza un adeguato supporto: i costi elevati, i prezzi bassi e le avverse condizioni climatiche hanno drasticamente ridotto i guadagni di uno dei settori chiave del Made in Italy. La situazione è giunta a un punto insostenibile, spingendo gli agricoltori a unirsi per far sentire la propria voce e difendere il proprio futuro e quello delle loro famiglie.

In risposta a questa emergenza, numerosi agricoltori delle Langhe e del Roero, appartenenti a diversi settori produttivi (viticoltura, colture di noci, allevamento, cerealicoltura, frutticoltura), indipendentemente dalle associazioni di categoria o dalle convinzioni politiche, hanno deciso di protestare. La manifestazione si è svolta ad Alba ed è stata organizzata dal gruppo autonomo Mobilitazione Generale Agricola Langhe e Roero, con l'appoggio di Agricoltori Autonomi Alessandria e Asti. 

Più di 200 trattori si sono dati appuntamento nel parcheggio Sarti per poi partire in corteo. In sintonia con le proteste che si stanno svolgendo contemporaneamente su tutto il territorio nazionale ed europeo, gli agricoltori delle Langhe e del Roero hanno deciso di unirsi ai loro colleghi per difendere il futuro del settore agricolo. La protesta è stata pacifica ed è avvenuta nel pieno rispetto della legalità, con tutte le autorizzazioni necessarie.

Gli agricoltori hanno delineato una serie di richieste mirate: sensibilizzazione del consumatore sull'importanza dell'agricoltura come produttrice di materie prime sane e rispettose dell'ambiente; adeguamento dei prezzi di acquisto e vendita per garantire un reddito dignitoso agli agricoltori; maggiore trasparenza sui prodotti Made in Italy e tracciabilità delle produzioni; semplificazione delle procedure burocratiche per consentire agli agricoltori di concentrarsi sulla produzione; regolamentazione meno restrittiva sugli abbruciamenti dei residui di potatura; certezze sulla continuità degli incentivi sul gasolio agricolo; contenimento della fauna selvatica per prevenire danni alle colture; disincentivazione del consumo di terreni agricoli per scopi non agricoli; opposizione al cibo sintetico e alla revisione eccessivamente restrittiva della Politica Agricola Comune.

Gli agricoltori chiedono inoltre l'abolizione immediata dei vincoli e degli incentivi per non coltivare, che hanno un impatto negativo sulla produzione agricola e sulla disponibilità di cibo per i consumatori.