CUNEO CRONACA - Quarto podio stagionale per la cuneese e ventunesimo in carriera. Marta Bassino ha conquistato il secondo posto nell’ultimo gigante stagionale alle finali di Coppa del mondo a Courchevel-Méribel, firmando la doppietta (con la valdostana Brignone al primo posto) e segnando il record di vittorie stagionali femminili. Scrive il Fan Club dell'atleta di Borgo San Dalmazzo:

"La trasferta alle finali di Méribel è stata il nostro primo "abbraccio" con Marta dopo tanto, troppo tempo. Purtroppo è anche l’ultimo dell’anno, sperando che il prossimo non abbia nemmeno più le transenne di mezzo. Per ora, grazie di cuore a chi ha voluto esserci. La gioia per l’esaltante chiusura di stagione donataci da Marta ci è propizia per affidarvi questa nostra riflessione. Cosa ci lascia questa stagione? Come tracciare un profilo di questi mesi? Due domande scontate che richiedono risposte non altrettanto scontate.

Va sicuramente detto che saremmo intellettualmente disonesti se affermassimo che il 2021/22 è corrisposto a quel che immaginavamo ai primi di ottobre scorso. Tutto da buttare quindi? Assolutamente no, e vediamo il perché, almeno per quello che ci riguarda (spoiler: non faremo disamine tecniche, dovranno esserci, ci saranno, ma non riguardano solo Marta e spettano a chi lo fa di mestiere e ha determinate responsabilità). Lasciando da parte la retorica piuttosto trita sull’imparare dagli errori, che certamente è vera, ma è già stata ampiamente trattata da persone con migliore eloquio del nostro, questa stagione ci lascia anzitutto una diversa consapevolezza su una parolina magica che ci aiuta a delineare la personalità di Marta, e quindi anche il nostro essere suoi tifosi: “diversità”.

Diversi non vuol dire migliori o peggiori di altri, né tantomeno presuppone pretese di superiorità, ma vuole semplicemente dire che c’è qualcosa che ci divide da tanta parte della varia umanità che ruota attorno al Circo Bianco. Per cui, chi siamo noi? Siamo quelli che cercano sempre di fare meno rumore possibile, quelli che se una gara va male si arrabbiano, ci stanno male come tutti, ma sempre con contegno e senza offrire pubbliche sceneggiate compassionevoli o invettive ad effetto. Non è cosa nostra. Come non è cosa nostra il trascinare i problemi oltre l’avvenimento: si tira una riga e si passa alla sfida successiva.

Eppure là fuori sembrano essere davvero in tanti (oppure son solo molto chiassosi?) quasi a pretendere quel campionario che include le urla, le invettive contro nessuno in particolare, i denti digrignati, le smorfie, i bastoncini spezzati, gli sci presi a martellate… tutto rigorosamente in favore di telecamera. E se non lo fai, dicono loro, è perché ti manca la mentalità.

Quanto ciò sia infondato sono i numeri a dirlo, ma più in generale occorre ricordare sempre che quando si parla degli atleti, si parla innanzitutto di persone, non fatte con lo stampino e soggette agli stessi problemi esistenziali di noi cittadini qualunque, ai quali si reagisce in tanti modi diversi.

In un mondo che sembra quasi pretendere il trash talking, le interviste “ruspanti” o le smorfie alla Manfred Pranger (nulla di personale, eh) e dove, seppure si anneghi nelle parole, troppi si sentono in dovere di discettare di qualcosa o qualcuno meno che il diretto interessato, noi siamo quelli che tacciono.

Pertanto, con il dovuto rispetto per i diversi “sentimenti”, dobbiamo dire agli alfieri del “teatrale”, del “caciarone”, del “rumore di fondo”, che non avrete mai Marta come la volete voi, e non spingerete mai noi a essere come voi. Noi siamo noi, e continuiamo a guardare all’agonismo e alla vita con contegno e con un inossidabile sorriso sulle labbra".

Per quanto riguarda le gare, probabilmente la vedremo al via il 25 marzo del Superg (clicca QUI) e della combinata (clicca QUI) e sicuramente il 26 marzo del Gigante (clicca QUI), per i Campionati italiani assoluti di sci alpino tra Bardonecchia e Sestriere in programma dal 22 al 25 marzo.

(Foto tratta dal sito www.martabassino.com)