CUNEO CRONACA - "In questo bilancio e per i prossimi 10 anni abbiamo previsto di stanziare 15 milioni di euro, per un totale quindi di 150, sul trasporto ferroviario in forza del nuovo contratto di servizio con Trenitalia. Sono risorse che in passato non erano previste”. Lo ha annunciato l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi durante la Seconda commissione (presidente Mauro Fava), riunita per il parere consultivo sul bilancio 2022-2024. "Questi fondi serviranno a garantire servizi che già oggi sono presenti, ma senza queste risorse avremmo dovuto tagliare alcune tratte. Tale stanziamento è il primo step, è prevista anche la sostituzione di 30 treni e partiremo da qui con un’analisi di classificazione di priorità rispetto alle linee da riaprire. Dobbiamo sapere che anche in questo caso avremo bisogno di risorse".

Durante la discussione sono intervenuti diversi consiglieri per approfondimenti sui capitoli di bilancio. Alberto Avetta, Monica Canalis e Diego Sarno (Pd) hanno chiesto “notizie sui tempi di firma del contratto con Trenitalia, sulla situazione della Torino-Pinerolo e sui fondi per la soppressione dei passaggi a livello su tutte le linee, su cui leggiamo un disimpegno preoccupante”.

Per Ivano Martinetti e Sean Sacco (M5s) “il piccolo stanziamento voluto dalla Giunta sulla sicurezza stradale rappresenta un importante, ma ancora non sufficiente, passo nella giusta direzione che abbiamo più volte sostenuto. Chiediamo, inoltre, chiarimenti sullo sviluppo della linea Sfm5 Torino-Orbassano”. 

Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto “spiegazioni sullo stanziamento di 70 mila euro per un incarico di studio per le misure di accompagnamento della Torino-Lione”.

Il focus di Silvio Magliano (Moderati) è stato “sulla riduzione dei contributi ai comuni per l’acquisto di scuolabus in regola con le norme di accessibilità”. Il tema degli scuolabus usurati è sottolineato anche da Matteo Gagliasso e Valter Marin (Lega), insieme a una richiesta di “aggiornamento sugli investimenti di Rfi sulle tratte Torino - Pinerolo e Torino - Torre Pellice”.

Nelle risposte, Gabusi ha spiegato che “il contratto con Trenitalia sarà operativo dal 1° luglio. I 15 milioni servono per garantire il servizio, che però non potrà tornare ai livelli pre Covid perché non è più sostenibile. Sulle linee sospese, oggi siamo in condizione di trovare risorse per riattivarne alcune. Per quanto riguarda i passaggi a livello, dobbiamo avere la capacità di rendere complementari i nostri fondi con quelli nazionali e quelli di coesione, sulla base delle nostre priorità e delle situazioni più pericolose.

L’accordo di programma sull’Sfm5 è completato e pagato, mentre sulla sicurezza stradale ci sono 500 mila euro di spesa corrente per i corsi di guida sicura, negli anni passati eravamo a zero: cominciamo da qui. Sugli scuolabus, l’anno scorso siamo partiti con 500 mila euro poi innalzati a 600. Quest’anno ripartiamo da 500 con la volontà di aumentare. I 70 mila sulla Torino - Lione sono per finanziare uno studio fatto dall'Università di Torino, per ovviare a un vuoto vista l’assenza del Commissario e della nomina nel precedente Osservatorio che ci sembrava opportuno colmare. È una base per il terzo lotto di opere complementari”.

Invariati i fondi per l’urbanistica e la programmazione territoriale e paesaggistica. Questo è quanto è emerso nella seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava, dall’illustrazione del vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Carosso, dei relativi capitoli nel Bilancio di previsione finanziario 2022-24 (Ddl 181).

Ivano Martinetti (M5s) ha posto alcuni quesiti all’assessore che hanno consentito di chiarire che vi sono stati dei risparmi sulle misure per la qualità paesaggistica, generati dal fatto che alcune attività sono state svolte internamente all’Amministrazione. Poi, per il capitolo contributi ai Comuni del Piemonte occidentale, volti all’adeguamento della strumentazione urbanistica, vi sono 191mila euro di residui degli anni passati, ma rimane invariato lo stanziamento di 500mila euro di competenza annuale.

L’assessore ha rilevato pure che “quando vi sarà la riscrittura della legge urbanistica, sarà necessario un grande lavoro da parte dei Comuni e delle Unioni di Comuni, per i necessari adeguamenti”.