FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' nel tardo pomeriggio che raggiungo Roddi, in provincia di Cuneo, e subito, arroccato in cima, fa bella mostra di sé il prestigioso castello. L'affaccio sulla Langa offre la fascinosa immagine del ricamo delle sue sinuose colline. 

E' nel cortile del castello, al riparo nel ballo a palchetto del borgo, che è stata allestita la presentazione della prima copia del volume "Roddi. Storia di una comunità dalle origini al Settecento". Un'importante testimonianza storica scritta a quattro mani da Baldassarre Molino, autore di prestigiose pubblicazioni storiche locali e Riccardo Corino, direttore generale di Banca d'Alba, alla prima esperienza editoriale.

Ad introdurre il sindaco di Roddi, Lorenzo Prioglio, che esprime soddisfazione ed orgoglio per la realizzazione del volume storico, e nell'intento di accrescere la conoscenza del paese e rafforzare lo spirito di comunità annuncia che l'amministrazione comunale ne riserverà gratuitamente una copia ad ogni famiglia roddese. La pubblicazione rientra in un progetto finalizzato alla formazione degli studenti locali, alla valorizzazione dell'immagine e alla promozione turistica di Roddi.

La parola va agli autori. Riccardo Corino, nativo e residente a Roddi, esprime soddisfazione per l'opera che dà grande rilievo storico al suo paese, orgoglioso, con ragione, del territorio che oltre alla bellezza dello storico borgo, offre attrattive turistiche. Con modestia, Riccardo Corino attribuisce gran parte del merito, per sapienza e competenza, allo studioso Baldassarre Molino, per il grande apporto dato al volume per cui hanno collaborato.

Il volume ripercorre il passato del paese, del territorio e della comunità, dalle più remote origini fino alla cessione del castello ai Savoia nel 1836. La storia di Roddi, attestata ancora prima dell'anno Mille dall'atto di donazione all'abbazia di Breme, è segnata dall'alternanza di possesso vescovile e comunale albese e dal succedersi di importanti famiglie signorili, tra questi i Falletti e i Pico della Mirandola. A complimentarsi e a portare i saluti della città, anche il sindaco di Alba, Carlo Bo, che ha scambiato qualche simpatica battuta con gli autori sugli aspetti di antichi dissidi tra le due città.

Al termine della presentazione avvicino lo storico Baldassarre Molino, che gentilmente accoglie le mie domande.

L'aspetto più emozionante nella ricerca per la stesura del libro?

"Senza dubbio la scoperta di quella scritta nella prigione che si trova nella torre del castello, in cui era relegato lo zecchiere, reo di avere coniato moneta falsa. Nonostante il buio in cui è sommerso l'angusto luogo di detenzione, il poveruomo è riuscito a realizzarla in modo ben visibile, con tanto di disegno. E' la soddisfazione di rinvenire aspetti sconosciuti dell'epoca: infatti la prigione è tra gli aspetti più significativi del castello, che ne rendono la notorietà. Mio figlio Roberto ha fotograto l'uscio della prigione, molto robusto, impossibile abbatterlo per fuggire. Da un lato c'è un buco profondo fino alle fondamenta del castello. L'aspetto inquietante e che lì venissero gettate persone e lasciate a se stesse. Una fine orribile. E' tutto documentato, infatti a testimonianza ci sono stati ritrovamenti. E' impressionante la vista di questo bugigattolo di appena due metri di diametro, dove il dentenuto dopo due anni è riuscito a fuggire, ovvio con la complicità dei guardiani".

Qual'è il motivo per cui il castello di Roddi è qualificato tra i più importanti della zona?

“Lo è perchè la parte vecchia non è stata abitata negli ultimi duecento anni, perciò a parte qualche tramezzo è rimasto tutto intatto. Sono l'unicità e il fascino a renderlo prestigioso".

Un po' di curiosità che rivelano in anteprima la particolarità del volume di grande spessore, sia di contenuti che di pagine: sono più di quattrocento, con circa duecento immagini del castello, del borgo, del territorio, riproduzioni di mappe settecentesche e stampa dei toponimi roddesi. Un lavoro minuzioso curato da Roberto, il figlio dello studioso Baldassarre Molino.

Come ringraziamento per il prezioso impegno a beneficio della comunità roddese, il sindaco Lorenzo Prioglio ha conferito all'autorevole studioso Baldassarre Molino l'attestato di cittadinanza onoraria di Roddi.

Tre appuntamenti per la presentazione del libro si susseguiranno il 26 settembre, alle 18, alla Fondazione Ferrero di Alba; il 3 ottobre, alle 15, al castello di Roddi; il 10 ottobre, alle 18, al castello di Magliano Alfieri. (Prenotazioni al numero 345 1606281).

Fiorella Avalle Nemolis

(Fotoservizio di Marzio Avalle)