È finita prima ancora di aver avuto inizio la stagione dello sci: dopo lo stop dell’ultima ora, alla vigilia della riapertura, Roberto Gosso, presidente di Cuneo Neve ha convocato una riunione d’urgenza per fare il punto della situazione con le singole stazioni. “Non si contesta il merito della decisione, perché al primo posto viene la tutela della salute, ma il metodo – commenta a caldo Gosso - dopo mesi di attesa, gli impiantisti hanno lavorato un intera settimana per sistemare le piste, sparando neve e assumendo anche personale in vista dell’apertura, molti hanno venduto online i biglietti e il nuovo alt è, di fatto, una pietra tombale sull’intera stagione”.

“Non possiamo accettare supinamente il modo in cui ci è stata comunicata questa decisione. Chiediamo rispetto a nome di un intero comparto che vede i gestori degli impianti all’apice della filiera della neve che già è stata gravemente colpita". Altro tema spinoso, quello dei ristori. È stata tempestiva la presa di posizione del governatore Cirio che per primo ha definito inaccettabile la situazione e ha sollecitato l’intervento del presidente del Consiglio Draghi, chiedendo rispetto per le imprese e indennizzi immediati e proporzionati alla quantificazione dei danni. "Qualcuno deve assumersi le responsabilità, rimborsare gli investimenti fatti per garantire fino ad oggi piste, impianti e servizi efficienti”.