FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Domenica 12 gennaio, nel suntuoso viale Napoleonico adiacente al castello di Cherasco, in provincia di Cuneo, si concluderà un'originale quanto suggestiva rappresentazione di una quarantina di presepi. Ad accogliere le Natività, uniche per diversità tra loro, le fascinose cavità dei platani che, maestosi, sfilano a fianco al castello.

E' mattina presto, mi inoltro e calpesto un vasto tappeto, e ad ogni passo che affondo sento uno scricchiolìo, quasi un lamento delle foglie mentre si accartocciano sulla ghiaia. E' spettacolare la luce che filtra tra i rami e gli angoli di sole imprigionati tra due platani, mentre con il sapore umido dell'aria mi aggiro alla scoperta di tante diverse Natività: è proprio la magia del Natale.

Aleggiano nuvole di fantasia e progettualità dei bimbi che le hanno realizzate, immagino fervente creatività ed entusiasmo nella scelta dei materiali. C'è armonia e garbo in quelli che seguono la vena dell'albero, con le statuette appoggiate sulle foglie e sistemate in verticale su tre piani. Ogni conca funge da capanna per il presepe, e ne caratterizza la sua rappresentazione.

E' la natura che offre spunto, è questa la magia! I materiali utilzzati sono carta, sughero, stoffa, lana, corda, pasta, legumi, Lego, barattoli in vetro, i bastoncini in legno dei ghiaccioli: spicca l'ingegnosità del riutilizzo e dell'ecologico. Tra i tanti messaggi che leggo condivido in particolare questo: "L'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che è dentro di noi...".

C'è anche qualche originalità: un pneumatico avvolto con carta che funge da capanna; un telefono a rotella bianco e dorato, stile anni Venti, su cui poggiano le statuette; una scarpetta da ballo abbandonata nella grotta; le gocce di sangue, logo dell'Avis, appese agli alberi, raffigurate in carta rossa con al centro la Natività; funghi dell'albero che si sposano con le statuine.

In ognuno, a suo modo, c'è un racconto, un messaggio che induce alla riflessione.

Continuo la passeggiata, mi fermo, osservo, riprendo il cammino mentre il sole si fa più rosso e si ravvivano le sfumature delle foglie: giallo, arancio, verde, rosso, marrone....

I presepi sono visitabili fino al 12 gennaio 2020, dalle 10 alle 17.

L'idea lanciata su Facebook dell'insegnante Maria Mesiano è stata accolta con entusiasmo dai cittadini di Cherasco, tanto che i tre presepi più votati, tramite i like alle foto postate sulla pagina “I presepi del castello di Cherasco”, saranno premiati con un omaggio offerto dall'associazione “Gusta Cherasco”. L'iniziativa, già alla seconda edizione, è patrocinata dal comune di Cherasco, ed è partecipata dalle associazioni Young IGCherasco, “Gusta Cherasco” e Stampatello.

Fiorella Avalle Nemolis

(Foto tratte dalla pagina "I presepi del castello di Cherasco")