CUNEO CRONACA - Da poche decine di animali reintrodotti dal Gran Paradiso un secolo fa per volontà di re Vittorio Emanuele III, le montagne cuneesi ospitano uno dei popolamenti di stambecchi più importanti dell’intero arco alpino. Oggi sul solo versante italiano sono presenti circa 800 individui. Eppure cambiamenti climatici, scarsa variabilità genetica, aumento della frequentazione turistica degli habitat dello stambecco sono cause che possono influenzare la buona salute dello stambecco.

Per questo il Parco, oltre a eseguire costanti monitoraggi della popolazione, porta avanti progetti di ricerca e azioni per la sua conservazione. Tra queste i censimenti, la marcatura auricolare e l’equipaggiamento di alcuni animali con collare gps o il trasferimento di stambecchi da altre zone. Sono alcuni dei temi sviluppati dalla biologa Laura Martinelli del Servizio Conservazione delle Aree Protette Alpi Marittime l’8 luglio, serata della rassegna “Giovedì del Parco”. L’appuntamento intitolato “Andar per stambecchi” (gratuito) è alle ore 20.45 presso la sede di Valdieri “Villa Bianco”. 

In applicazione delle norme anti Covid è richiesta l’iscrizione sul sito internet del Parco (www.areeprotettealpimarittime.it), nella sezione eventi (clicca QUI). Giovedì 15 luglio ai visitatori della Valle Gesso le Aree Protette Alpi Marittime presentano “La storia geologica delle Marittime”. Stefano Melchio racconterà con una proiezione di immagini la formazione e la trasformazione dei massicci del Marguareis e dell’Argentera. La serata si svolge alle ore 21, a Entracque, nel salone Maria Josè. 

(Foto A. Rivelli)