Incontro in mattinata, nel Palazzo della Regione Piemonte, fra il presidente Alberto Cirio e il sindaco di Torino, Chiara Appendino, sulle Olimpiadi del 2026 assegnate a Milano e Cortina. Erano presenti anche il vicepresidente regionale Fabio Carosso, con delega alla Montagna, e l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, oltre all’assessore allo Sport del Comune di Torino, Roberto Finardi, e al sindaco di Sestriere, Valter Marin, consigliere regionale e coordinatore dei sindaci olimpici.

È stato dato mandato ai due assessori allo Sport di creare un gruppo tecnico di lavoro per implementare il documento che la Regione sottoporrà all’attenzione del Governo e contenente le schede degli impianti, che ne evidenzieranno caratteristiche tecniche, costi e tempi di realizzazione.

"Ho chiesto e avuto dal sindaco Appendino la disponibilità a mettere formalmente a disposizione gli impianti di Torino - ha sottolineato il presidente Cirio a margine dell’incontro - La Regione da parte sua è disponibile ad assumersi anche oneri organizzativi ed economici, individuando gli sponsor privati che possano fare la propria parte. Ci siamo presi una decina di giorni per finalizzare il documento che invierò al Governo a mia firma. Parallelamente, partiranno tutte le attività di diplomazia, istituzionale, politica e sportiva. Questa è una partita assurda che la mia Giunta ha ereditato, ma io penso - come presidente - che abbiamo il dovere di crederci, batterci e anche metterci la faccia. Con tutta la dignità che la nostra Regione ha, ma anche con l’umiltà di chi è consapevole che quando si doveva fare un passo avanti si è fatto invece un passo indietro. Quando il sindaco Sala dice 'dovevate pensarci prima', io rispondo che ha ragione. Ma io sono presidente solo da 20 giorni e oggi ho il dovere, con la mia squadra, di provarci fino in fondo e di non lasciare nulla di intentato”.