CUNEO CRONACA - L’Associazione Lvia invita la cittadinanza a una serata di approfondimento e dibattito sul tema dello spreco alimentare. L’evento gratuito si svolge nell’ambito del progetto Nutrire l’Inclusione – far crescere la Comunità, la prima iniziativa di recupero e rimessa in circolo di frutta e verdura invenduta presso il Mercato Coperto di Piazza del Seminario a Cuneo, a beneficio di famiglie in condizioni di fragilità. L’appuntamento è oggi, venerdì 21 ottobre, presso il Salone Beato Piergiorgio Frassati, in via Boggio 4 a Cuneo, dalle ore 18 alle 20. (Dona QUI)

Con il supporto di un interessante documentario e con gli interventi di alcuni operatori e volontari del progetto, che hanno partecipato alle attività di recupero al mercato, si rifletterà sulle cause e conseguenze dello spreco di cibo. Alla conclusioneshowcooking di due bevande tipiche dell’Africa Occidentale a cura dell’Associazione Renken e piccola degustazione con il contributo di Ricette d’Africa. Saranno presenti alla serata anche i giovani del progetto Sgasà, che promuove il consumo di prodotti a km0.

“Le attività di recupero del cibo invenduto erano previste dal progetto finanziato dalla Fondazione CRC fino ad ottobre, ma LVIA desidera continuare con questo lavoro, grazie anche al supporto di tanti volontari, perché ha un valore tangibile per tutti. Lo spreco alimentare è inaccettabile dal punto di vista etico e, inoltre, ha conseguenze sia sotto il profilo sociale ed economico sia sotto quello ambientale” racconta Cristina Baudino, operatrice dell’Associazione LVIA. Per sostenere la continuazione delle attività di recupero del cibo, LVIA ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma di Rete del Dono, con il sostegno della Fondazione CRC che raddoppierà le donazioni ricevute. 

Il progetto “Nutrire l’inclusione – far crescere la comunità" è la prima iniziativa di recupero e rimessa in circolo di frutta e verdura invenduta nel mercato centrale della città di Cuneo. I volontari si recano al mercato e, con la collaborazione dei commercianti, recuperano la frutta e la verdura invenduta destinata ad essere buttata. Gli alimenti vengono poi distribuiti a famiglie in condizione di fragilità e agli enti sociali che si occupano di distribuzione di beni alimentari.

(Foto tratta dal sito di Rete del Dono)