CUNEO CRONACA - "Risponderanno gli alberi che le radici sono qui
e i loro rami danzano all’unisono verso un cielo blu" (S. Cristicchi).

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Dai bambini, proprio da loro, spesso ci rendiamo conto che le crisi, anche quelle più buie, possono diventare un'opportunità. Da un giorno all'altro si sono improvvisamente trovati catapultati in una dimensione di vita completamente stravolta: niente scuola, niente giochi all'aperto con gli amici, niente sport.

Negli occhi degli adulti hanno letto,  come sanno fare perfettamente loro, angoscia, smarrimento, sconforto, mentre le mamme e i papà cercavano le parole per spiegare quello che stava accadendo, parole adeguate, adatte, delicate.

Dagli alberi disegnati esce il loro mondo. Nelle radici si leggono le loro giornate, nelle quali hanno saputo reinventare il quotidiano, mettendoci la loro energia e fantasia: si cucina, si impara a sbrigare  piccole faccende domestiche, si riscoprono giochi accantonati negli angoli, si sperimenta l’insolito modo di imparare lezioni sul computer ascoltando le voci delle insegnanti, si prova a riempire il tempo, lo stesso tempo che prima non bastava mai perché sempre affollato di attività prefissate, si impara ad affrontare la noia e a volte si ha paura, paura di un pericolo invisibile.

Infine, sulle splendide chiome, ricche, folte, colorate, decorate, fioriscono i desideri sui giorni che verranno...perché arriveranno: tanta voglia delle braccia dei nonni, degli amici, di correre, sfrecciare sulla bicicletta. Lo scrivono, ma vorrebbero gridarlo. "Voglia di scuola!".

Sono proprio loro, piccoli ma grandi, che con la loro forza ci insegnano la resilienza: saper stare aggrappati alla vita con il corpo, la testa e il cuore.

Grazie bambine, bambini, ragazzi e ragazze.

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