CUNEO CRONACA - Massima attenzione da parte della Provincia per l’emergenza idrica che continua a preoccupare la Granda. Dopo la riunione della settimana scorsa, tutti i consiglieri provinciali sono tornati a riunirsi lunedì scorso e così faranno tutti i lunedì pomeriggio da ora in avanti per un tavolo tecnico che monitori la situazione con i dirigenti competenti. I lavori saranno coordinati dal vice presidente Massimo Antoniotti.

La Provincia interviene sull’emergenza idrica nell’ambito delle linee guida e delle competenze dettate dalla delibera della Giunta regionale, ente competente per materia. Il bollettino dell’Osservatorio del Distretto del Po dei giorni scorsi ha stimato l’indice di severità idrica prossimo al livello massimo della scala di misurazione, dovuta alla scarsità di precipitazioni e all’indice di fusione della neve ai minimi storici. La Regione Piemonte ha chiesto lo stato di emergenza.

A livello provinciale le segnalazioni di criticità per approvvigionamento pervenute agli uffici della Provincia sono numerose e relative sia alla risorsa idro-potabile e sia a quella irrigua con richiesta di provvedimenti di variazione dei prelievi e di deroga al deflusso minimo vitale (dmv). I consorzi irrigui di secondo grado e di primo grado hanno quasi tutti inoltrato istanze di deroga al dmv, che può essere ridotto fino a circa il 70%. I Consorzi della valle Gesso hanno richiesto una variazione del rilascio del bacino Enel, come previsto dal disciplinare anche grazie all’accumulo aggiuntivo che era stato previsto nei mesi precedenti richiesto dagli stessi consorzi su impulso della Provincia. La richiesta è stata accolta e approvata dalla Provincia. Sono pervenute richieste di deroga al dmv anche per i vari bacini delle valli Maira, Tanaro, Varaita, Stura, Gesso. Per alcune sono già state convocate le conferenze dei servizi ed è stato espresso parere favorevole; per altre invece si è in attesa del riparto per poter procedere. Al momento gli uffici non hanno pratiche in sospeso e tutte le richieste arrivate dai Consorzi irrigue vengono evase in tempo brevissimi.

Per quanto riguarda le acque potabili, la Provincia ha chiesto nell’aprile scorso a tutti i gestori di inoltrare le istanze di deroga entro metà maggio e sono arrivate richieste di deroga su circa 100 derivazioni. Dopo il parere positivo della conferenza dei servizi è arrivato il provvedimento provinciale dirigenziale del 21 giugno che, per il comparto potabile, prevede una maggiore captazione sia da sorgente sia superficiale. Sempre per l’acqua potabile alcuni sindaci hanno adottato ordinanze sugli utilizzi e in alcune località ci sono segnalazioni di pozzi in crisi, a conferma del fatto che il problema è esteso e riguarda anche le falde.

Un elenco di sette importanti interventi, talvolta già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata, è stato inviato dalla Regione al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo che possano usufruire delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Gli interventi segnalati al Mims riguardano:

- Potenziamento dell’approvvigionamento esistente invaso di Pianfei nel Comune di Chiusa di Pesio (CN) e realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio).

- Progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco (TO) per l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio del Canavese (SMAT).

- Potenziamento della diga di La Spina nel Comune di Pralormo (TO).

- Rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel Cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso).

- Miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’Alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari.

- Riordino, potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel Novarese e Verbano Cusio Ossola (Acqua Novara VCO).