Le immagini vissute e viste in questi giorni in televisione, sul web e sulla carta stampata, relative al maltempo che ha devastato la maggior parte dei territori della provincia e non solo, hanno riempito i nostri occhi di tristezza e di rabbia.

 

Ancora una volta, dopo venticinque anni da quel terribile 1994, la Granda, così come le province limitrofe della vicina Liguria e molte altre regioni d’Italia, sono state messe in ginocchio con strade allagate e danneggiate, ponti e valichi impraticabili, alberi abbattuti, torrenti e fiumi esondati e frane che hanno causato danni ancora non facilmente quantificabili.

 

Sul nostro territorio, le ricadute negative riguardano più aspetti: dai collegamenti, inadeguati e fragili, che vengono improvvisamente a mancare, isolando intere zone a scapito della circolazione delle merci, anche e soprattutto verso la vicina Francia; alle attività turistiche e delle imprese tutte compromesse nella loro quotidiana operosità, fino alla sicurezza sociale che tocca l’individuo.

 

La Granda – afferma il presidente Ferruccio Dardanello, a nome altresì dei colleghi di Giunta e Consiglio - non è purtroppo nuova a questa situazione, ma con la caparbietà e la grande forza di volontà che caratterizzano gli uomini e le donne di questa terra, ancora una volta, si rimboccherà le maniche e saprà uscire da questa empasse. È chiaro che da sola non possa farcela; necessita di aiuti da parte delle istituzioni e la Camera di commercio di Cuneo, vicina al territorio e alle sue imprese, si mette in prima linea costituendosi parte attiva nel percorso di solidarietà e superamento di questa emergenza”.

 

(Nella foto notturna, la piena del Tanaro a Garessio)