Giovani, lavoro, turismo, natura, cultura: sono le parole chiave della residenza artistica che Limone Piemonte ospita dall’1 al 18 agosto. Cento giovani, italiani e francesi, saranno organizzatori e protagonisti di 5 eventi creati con le comunità, gli artisti, gli enti e le associazioni della Val Vermenagna e Val Roya. È il primo risultato di Terract - Gli attori della terra, progetto triennale che, sull’asse Torino-Cuneo-Nizza, mira alla valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico dell’area alpina tra Italia e Francia.

Concerti, balli, performance teatrali, proiezione del film Le Grand Bal animeranno Limone Piemonte (2 agosto), Tende (7 agosto), Vernante e Robilante (13 agosto), Breil sul Roya (14 agosto), il Forte del Colle di Tenda (16 agosto). L’evento finale sarà una performance corale ispirata al libro La Nazione delle Piante di Stefano Mancuso, tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, che ha già ispirato un’esposizione in corso alla XXII triennale di Milano.

Nel primo anno Terract, inaugurato il 26 giugno 2018, ha selezionato e avviato la formazione di 30 operatori culturali. Progettazione e gestione di un evento, drammaturgia, scenografia: sono i temi principali del percorso, realizzato attraverso il Teatro Sociale e di Comunità (Tsc), ideato a Torino dall’Sct Centre. Dalle piazze all’università, dal lavoro con le comunità alla formazione: SCT Centre è riuscito nell’impresa di formalizzare una innovativa metodologia che mira all’empowerment delle comunità e la trasmette tramite corsi di alta formazione in collaborazione con le Università di Milano e Torino e nell’ambito di diversi progetti europei.

"I 30 giovani che abbiamo iniziato a formare, insieme ad altri 70 che si uniranno a loro per 15 giorni, metteranno in pratica le prime competenze acquisite. Traendo ispirazione da storia, ricchezze naturali e tradizioni del territorio costruiranno alcune performance pensate per potenziare il valore di questa regione di confine tra Francia e Italia" dichiara Alessandra Ghiglione, direttrice di Sct Centre, l’ente che, da Torino, è il cuore pulsante del progetto.

"Guide alpine, insegnanti, ma anche ingegneri robotici che hanno deciso di cambiare vita, compongono la squadra dei 30 giovani che stanno seguendo il corso per diventare operatori culturali, apripista nella promozione e tutela del patrimonio locale” spiega Alberto Pagliarino, Project manager di progetto dell’Sct Centre | Corep -. Nelle prime due settimane di agosto scenderanno in campo mettendo in pratica l’obiettivo di TERRACT e la sua metodologia: ogni comunità è potenzialmente in grado di valorizzare il proprio patrimonio, ma deve riscoprire competenze e risorse.

Terract usa la Metodologia del Teatro Sociale e di Comunità per valorizzare le risorse del patrimonio naturale, culturale e paesaggistico del territorio transfrontaliero Italia-Francia. Comprende un corso di formazione per 30 operatori attivi nella tutela di questo patrimonio (associazioni, pro loco, musei, parchi) e a 70 giovani interessati alla sua promozione. Il corso permetterà di acquisire le competenze per interpretare e raccontare in modo attrattivo le risorse del territorio.

Gli attori sono tutte le persone coinvolte nel progetto: il team di artisti professionisti, gli operatori culturali, i giovani e gli abitanti locali. Si tratta di attori che agiscono sulla loro terra per riportarne alla luce le risorse nascoste, ma anche di attori in senso stretto, che adoperano i linguaggi teatrali per reinterpretare il patrimonio culturale e naturale e trasformarlo in un racconto fruibile sia dagli abitanti locali che dai turisti. La Terra è la regione che si estende tra Cuneo e Nizza, caratterizzata da un patrimonio culturale e paesaggistico unico.

(Foto tratta dall'evento Facebook di Terract)