GUIDO CHIESA - I due cavalli di battaglia di Lega e M5S sono stati “Quota 100” e “Reddito di cittadinanza”. (Clicca QUI per l'articolo precedente)

 

Una forza realmente alternativa non farebbe fatica a riconoscere che Lega e M5S hanno posto sul piatto delle elezioni due problemi reali: la prima il differimento dell’andata in pensione oltre il limite di tollerabilità per persone affaticate dal loro lavoro, manuale o intellettuale che sia. Il secondo il problema della povertà che si sta vieppiù allargando in strati sempre più ampi di popolazione.

 

Lega e M5S hanno però commesso l’errore di fare dei loro cavalli di battaglia dei temi identitari, sui quali giocarsi le loro fortune elettorali. Anteponendo così il loro interesse di organizzazione politica all’interesse dei cittadini. Sono stati disposti a giocarsi l’appoggio dell’Unione Europea forzando la mano oltre il dovuto e hanno imposto un Documento di Economia e Finanza con parametri di sviluppo irrealistici e il finanziamento delle due misure in deficit. La conseguenza è stata un innalzamento dello spread e la fuoriuscita di alcuni miliardi di Euro per l’incremento degli interessi da pagare sul debito dello Stato. Così operando si sono praticamente tagliati il ramo su cui erano seduti e hanno dovuto subire il ridimensionamento delle misure da loro proposte.

 

Una forza realmente alternativa saprebbe raccogliere quanto di positivo c’è stato nel messaggio degli elettori ed dovrebbe essere disposta a ragionare su entrambe le misure, proponendo modifiche che le rendano compatibili con il bilancio dello Stato.

 

Su Quota 100, impossibile qui indicare la soluzione ad un problema così complesso. E’ materia per specialisti. Tuttavia non parrebbe priva di senso l’idea di ricondurre la misura di Quota 100, o addirittura la più drastica misura dei 41 anni di lavoro, a livelli accettabili limitando la platea degli aventi diritto alle persone realmente bisognose di andare in pensione anticipatamente. In base ad un piano di progressivo allargamento del loro numero in funzione delle risorse disponibili dallo Stato. Personalmente penso che quota 100 andrebbe immediatamente applicata alla categoria degli insegnanti, perché insegnanti demotivati e non aggiornati sono una disgrazia per i giovani e per il futuro del paese. Invece di proporre scadenti riforme della scuola varrebbe la pena di puntare su un deciso ringiovanimento del personale insegnante.

 

Al Reddito di cittadinanza per combattere la povertà il M5S ha mescolato il problema del Lavoro, che, come abbiamo visto, ha difficoltà ben diverse dal solo incontro domanda/offerta. La misura è destinata a creare solo confusione e a distribuire ricchezza non disponibile. Una forza realmente alternativa potrebbe molto semplicemente riproporre come misura contro la povertà il Reddito di inclusione del governo Gentiloni, opportunamente rifinanziato perché il problema dell’allargamento della povertà è, come già detto, un problema reale che il M5S ha fatto bene a sollevare.

 

In sintesi: una forza realmente alternativa dovrebbe avere le orecchie sempre attente ai bisogni reali dei cittadini e invece di criticare le misure proposte dagli avversari dovrebbe saper cogliere e rielaborare secondo le proprie priorità quanto c’è di buono in esse. Senza per questo sentirsi sminuita o tanto meno subalterna. Anzi.

 

Guido Chiesa

 

(8-fine)