CUNEO CRONACA - Coldiretti chiede un giro di vite contro le frontiere colabrodo dell’Unione europea che lasciano passare materiale vegetale infetto e parassiti, con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico anche sul nostro territorio.

Nel solo 2019 l’invasione di insetti e organismi alieni, arrivati in Italia soprattutto con le piante e i semi dall’estero, ha causato danni per oltre un miliardo di euro nel 2019.

È quanto stima Coldiretti nel commentare la decisione di Amazon di vietare la vendita di semi e piante straniere negli Stati Uniti dopo che migliaia di pacchi sospetti, molti provenienti dalla Cina, sono arrivati nelle case di tutto il mondo durante l’estate.

Un pericolo che riguarda anche il nostro Paese, dove si è verificata una vera invasione di specie aliene dannose alle coltivazioni, arrivate, più o meno direttamente, dal gigante asiatico. Dal moscerino dagli occhi rossi (Drosophila suzukii) che colpisce la frutta al cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus) fino alla cimice asiatica (Halyomorpha halys), l’insetto polifago che colpisce oltre 300 diversi vegetali. Quest’ultima nella Granda ha messo in ginocchio interi settori produttivi generando danni ingenti a ortofrutta, cereali, frutta in guscio, uva e piante ornamentali con perdite tra le aziende agricole, variabili di anno in anno e a seconda delle zone, fino al 90% dei raccolti.

“Una politica europea troppo permissiva – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Cuneo –consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’UE senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono, invece, superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni”.

“Per questo – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento a livello sia comunitario che nazionale anche con l’avvio di un’apposita task force”. 

(Foto tratta da https://cuneo.coldiretti.it)