Hanno maturato il diritto alla pensione, ma restano protagonisti attivi nelle aziende agricole e nella società. Sono i pensionati che Coldiretti Cuneo ha celebrato al Real Park di Entracque. In più di 800, da ogni angolo della Granda, hanno preso parte alla 23esima Festa provinciale dell’Associazione Pensionati, dedicata a chi ha dato e dà ancora un contributo essenziale alla crescita delle aziende agricole.

Secondo la recente indagine Ixè commissionata dal Patronato Epaca di Coldiretti, in più di una impresa agricola su quattro lavorano, in modo continuativo oppure occasionale, degli ultrasettantenni, tesorieri di esperienza, custodi di tradizioni. È questo il bagaglio che i "senior" portano con sé, arricchendo di insegnamenti utili le giovani generazioni chiamate a prendere in mano le redini dell’agricoltura.

Un bagaglio di valori insostituibile e irrinunciabile: secondo il 69% degli intervistati nell’indagine Epaca-Ixè, gli anziani sono ambasciatori di cultura contadina, secondo il 64% insegnano e danno consigli su come lavorare la terra e allevare gli animali. Gli stessi pensionati delle nostre campagne sentono di avere un ruolo rilevante: il 69%, tra gli over 65 intervistati, dichiara di sentirsi abbastanza o molto utile.

L’attivismo dei pensionati Coldiretti non è mancato in una giornata di convivialità e allegria che è stata anche occasione per alcuni speciali ringraziamenti. Il presidente dell’Associazione provinciale Pensionati Dino Ambrogio spiega che si è trattato di "semplici riconoscimenti al prezioso impegno che i nostri pensionati hanno messo al servizio delle aziende agricole. Per questo ai dirigenti che, per più mandati, hanno contribuito ad estendere il filo degli ideali e dell’azione di Coldiretti per accompagnare e far crescere il mondo agricolo, diciamo sentitamente grazie".

Alla 23esima festa provinciale dei pensionati ha partecipato anche il segretario nazionale di Federpensionati Coldiretti Danilo Elia, il quale ha rimarcato "la rivoluzione demografica e sociale in atto, che pone al centro la questione dell’invecchiamento attivo e la giusta valorizzazione del protagonismo dei meno giovani. Con un’aspettativa di vita più lunga e una realtà, quella dei pensionati, sempre più rilevante in Italia, siamo al lavoro per ottenere a livello nazionale una Direttiva che assicuri condizioni di vita migliori ai pensionati".

"La festa di oggi si conferma un grande momento di incontro e confronto con i nostri soci, elemento fondante dell’azione di Coldiretti per l’agricoltura cuneese - dichiarano Roberto Moncalvo e Tino Arosio, rispettivamente delegato confederale e direttore di Coldiretti Cuneo -. I pensionati sono un modello per i nostri giovani, per l’impegno, il coraggio, l’orgoglio, ma anche per la fedeltà alla nostra organizzazione, perché negli oltre 70 anni di storia Coldiretti, se abbiamo potuto realizzare risultati importanti è stato grazie alla mobilitazione quotidiana di ogni socio. È la storia di Coldiretti, è il futuro della nostra agricoltura”.

Un futuro fondato sull’esempio dei pensionati, "protagonisti di un’esistenza scandita dai ritmi della terra e da un impegno instancabile" come ha sottolineato monsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e Fossano, che ha officiato la santa messa con cui si è aperta la giornata, proseguita con il pranzo, i giochi e le danze. Non è mancata la raccolta firme a sostegno della petizione "Eat Original - Scegli l’origine!" per estendere a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli ingredienti.