ALICE MARINI - Sarà presto presentato in un convegno al Parlamento europeo, a Bruxelles, il nuovo progetto "3 Comuni non comuni" che si propone di rendere completamente accessibili a persone con disabilità i tre territori di Nucetto, Bagnasco e Priola, in provincia di Cuneo. Tutti e tre i Comuni fanno parte dell’Unione montana dell’Alta Val Tanaro, che appoggia il progetto "Tanaria liberaMente", e hanno finanziato la ricerca e l’azione generale dell’associazione Amici della Tanaria.

"I centri urbani - si legge nel progetto - dovranno essere resi accessibili con la linea guida di non fare "cose speciali" e dedicate solo a coloro che sono diversamente abili, ma con la forte intenzione di creare tre Comuni accessibili indistintamente a tutti, senza discriminazioni ancorchè "virtuose". Dando per scontato l’abbattimento di ostacoli e barriere architettoniche, il progetto vuole cogliere tutte le opportunità offerte dal territorio (fiume, boschi, arrampicate, ciclo-percorsi, etc) e svilupparle con l’intenzione di non creare differenze".

Il fiume, ad esempio, potrà avere comodi accessi per fare il bagno, per pescare, per provare esperienze d’acqua, etc. Nello specifico, al momento si lavora su Nucetto per la progettazione di adeguamento a esigenze di accessibilità del Museo ferroviario (spazio abitativo accessibile), su Bagnasco per la progettazione di un bosco accessibile e per la parete di Falesia agibile dalla base (inserimento modulo abitativo), su Priola per l'orto sensoriale accessibile (spazio abitativo accessibile). 

Come contenitore di riferimento, gli Amici della Tanaria avrebbero individuato l’ex Cotonificio a Ceva, che una volta rimesso  in "funzione" potrebbe diventare sede di mostre, sia d’arte che di presentazione del territorio, e utilizzato come centro di prenotazione per la ricettività in loco e luogo della consegna delle chiavi per l’ospitalità nei caselli. Sì, perché tra le applicazioni più singolari del progetto ci sarebbe proprio quella di trasformare in spazi abitabili i caselli in disuso della ferrovia Ceva-Ormea.

Pietro Contegiacomo degli Amici della Tanaria, che interverrà a Bruxelles in occasione dell'incontro "Europa, destinazione per tutti. La strada per il turismo accessibile", ci spiega: "Il progetto è rivolto a tutto il comparto turistico con la grande prerogativa, che è in assoluto uno dei punti di forza di questo progetto, che si vogliono rendere accessibili le varie iniziative prettamente turistiche. Questo significa che nel bosco possiamo chiacchierare di fronte ad un magnifico albero che avrà le indicazioni su un cartello che potrà essere letto da me, ma anche dall'escursionista che abbiamo incontrato e che non è vedente. Questo vuole avere un significato di accoglienza e di ospitalità che supera tutti i confini. Questo tipo di "specialità" aprirà i 65 chilometri quadrati ad un mercato internazionale molto interessante e ricettivo, si allineerà ai dettami dell'Onu sulla inclusione. L'ospitalità, nodo di qualsiasi progetto turistico delle nostre zone, sarà affrontata con una sorta di albergo diffuso gestito dalle famiglie che aderiranno al progetto, e sarà la risposta più sostenibile, sia in termini ambientali che economici, al bisogno di posti letto, il tutto con una distribuzione economica che andrà a beneficio degli abitanti. Un'opportunità economica, sociale, culturale mirata a riportare la "felicità" in Val Tanaro e, con l'effetto domino, in buona parte del territorio che ci appartiene".

"Occorrerà agire su più fronti - dicono -: fruibilità e accessibilità del territorio, formazione specifica del personale, abbattimento di barriere architettoniche, di comunicazione e di informazione, accoglienza, e sensibilizzazione". Una sfida di certo non facile ed immediata, ma che fa ben sperare grazie alla squadra che sta dietro al progetto (3 sindaci e più di duemila abitanti, mamme, albergatori, architetti e consulenti della zona) e alla sua effettiva utilità per ridare slancio a tutto il territorio della Tanaria e della Val Mongia.

Alice Marini