Riceviamo dal sindaco di Saluzzo (Cuneo) Mauro Calderoni la lettera inviata al presidente regionale, al prefetto di Cuneo, alle associazioni di categoria e ai sindacati in merito alle problematiche connesse al lavoro stagionale in agricoltura: "L’ennesimo grido di allarme sulla carenza di personale, proveniente da regioni a forte vocazione agricola, mi stupisce e mi fa riflettere.

Mentre Saluzzo si dibatte da 10 anni nell’emergenza continua rappresentata dall’arrivo disorganizzato di un numero sempre crescente di persone interessate a lavorare stagionalmente nella frutticultura locale che raggiungono il territorio senza alcun appoggio alloggiativo o relazione sociale ma che sono essenziali per un settore in continua e prepotente crescita, altri territori in altre parti d’Italia soffrono una perdurante e drammatica carenza di manodopera.

È sempre più stringente la necessità di rivedere il sistema di collocamento per i lavoratori stagionali in agricoltura a seguito della costante diminuzione degli ingressi autorizzati col sistema dei flussi e della contestuale grande disponibilità di persone straniere già presenti però nel Paese in forza di regolari permessi rilasciati dallo Stato italiano.

Continuando a non gestire tale fenomeno, rinunciando a programmare nel medio e lungo periodo i fabbisogni di manodopera agricola stagionale, oltre a creare un forte disagio in poche realtà locali, si rischia di compromettere una filiera economica molto importante per il made in Italy.

Spero e ti prego di portare urgentemente all’attenzione della Conferenza Permanente Stato-Regioni questa problematica che ormai è drammatica e di piena emergenza quando potrebbe invece rappresentare un’ottima occasione di crescita delle nostre aziende del settore agroalimentare e di integrazione sociale".