ANTONELLA GONELLA - In questi giorni al Centro Cicogne di Racconigi (Cuneo) è stato avvistato un gruppo di ospiti speciali: 18 Ibis sacri hanno, infatti, eletto l’oasi come sede di residenza temporanea. Lo stormo utilizza l’area come dormitorio, mentre durante la giornata segue i lavori dei campi limitrofi alla ricerca di cibo prima della ripartenza.

Gli esemplari (nella foto scattata da Filippo Marmo) sono particolarmente riconoscibili per il collo e la testa glabri, di colore nero. La specie è originaria dell’Africa sub-sahariana (nell’antico Egitto erano ritenuti simbolo di saggezza), ma ormai diffusissima in Europa: spesso fuggiti da zoo o riserve, grazie alle peculiari abitudini sociali ed alimentari, non hanno incontrato difficoltà alla naturalizzazione.

La loro presenza è un segnale del risveglio primaverile che caratterizza il mese di febbraio con i primi rientri da sud di molti migratori. Negli ultimi giorni il Centro è stato luogo di osservazione privilegiato, per la sosta o il passaggio, tra gli altri, di gru europee, alzavole, germani reali, oche selvatiche, aironi bianchi, aironi guardabuoi. Nel frattempo all’oasi sono in corso le tradizionali opere di manutenzione di inizio primavera: la cura dei recinti e soprattutto il ripristino delle piattaforme che ospiteranno i nidi delle attesissime cicogne. Vengono aggiustate le vecchie strutture e se ne costruiscono di nuove.

"Gli esemplari stanziali, infatti, - spiegano all’Oasi – sono già molto attivi. Stanno occupando i nidi e portando i rami. Le cicogne selvatiche sono, invece, attese, più avanti, tra marzo ed aprile. Ma, considerando il meteo, è meglio farsi trovare preparati, in caso arrivassero in anticipo”.

Il Centro è aperto alle visite secondo l’orario primaverile, ovvero il sabato e la domenica del mese di febbraio, mente in marzo è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì. Per informazioni: www.cicogneracconigi.it.

Antonella Gonella