ALICE MARINI - L'architetto di Cuneo Gianni Arnaudo continua a far parlare di sé. Le sue opere in immagini hanno avuto un posto d'onore al museo Vitra di Basilea, in una mostra sulle discoteche di tutto il mondo: fra di esse il Flash Back ed il Paolina B di Borgo San Dalmazzo. L'esposizione Night Fever si è poi trasferita a Bruxelles, al museo Adam (Art Design Atomium Museum), che ha acquisito un'opera di Arnaudo: il tavolino Tea Time.

Spiega l'architetto cuneese: "Una delle cose più difficili è fare un progetto semplice, che esprima però un’idea forte, che non parli solo di un prodotto, ma di una situazione più complessa, di una molteplicità di significati. Quando ho ideato la cantina L”Astemia pentita, a Barolo, nelle Langhe, il mio obiettivo non era provocare o semplicemente scandalizzare, ma usare l’architettura come strumento visuale per scrivere una frase con un diverso mezzo di grafia. Alla base di tutta la mia architettura è sempre esistito il concetto di “progetto critico”, un pensiero che si veicola attraverso i segni architettonici della costruzione, ne costituisce il Dna, la sua ragione d’essere e serve per evidenziare le contraddizioni del pensiero banale.

Nel caso della mia idea per questa cantina, l’intento era di dare alla costruzione una valenza etica, esaltando il packaging, che negli anni che stiamo vivendo assume talvolta più importanza del contenuto. Come nel caso di altre mie opere anche di design (come il Tavolo Dejeuner sur l’arbre, nella collezione permanente del Centre Pompidou di Parigi), il messaggio è trasmesso attraverso due strumenti dell’arte Pop: lo “sguardo zoom” e l’ironia. Lo “sguardo zoom” - su un oggetto, le due scatole sovrapposte sfalsate macroscopicizzate - per rendere più visibile il concetto, non la costruzione, (che infatti è piccola); l’ironia, antichissimo mezzo di critica (e non certo un’invenzione pop): un modo di denunciare le contraddizioni attuali del mondo del vino e della sua commercializzazione.

Per questa complessità di contenuti culturali espressi in forma originale ed innovativa rispetto al linguaggio dell’architettura delle cantine, il progetto è stato presentato alla XII Biennale di Architettura di Venezia insieme ad una cantina disegnata da Arnaldo Pomodoro: due edifici come sculture, contaminazione di arte ed architettura. La mia volontà è stata ed è sempre quella di stimolare un dibattito culturale e ciò è avvenuto anche nel caso di architetture con funzioni del tutto diverse: basti pensare alla discoteca “Paolina B”, da me disegnata negli anni 80 ed ora parte della mostra Night Fever in mostra in questi giorni all’Adam Museum di Bruxelles dopo l’importante successo ottenuto al Vitra Design Museum di Basilea che ne ha organizzato il format.

Ciò che conta nel progetto per me non è quindi né la funzione, né la forma od i materiali, ma il messaggio eversivo che si esprime chiaramente nella cantina L'Astemia Pentita, e rispecchia un chiaro modo di pensare l’architettura ed il design".

Alice Marini

Credits

Progetto architettonico e direzione artistica: arch. Gianni Arnaudo
Pavimenti e rivestimenti: Graniti Fiandre spa
Involucro esterno delle casse: Woodn
Foto: Dario Fusaro