ALICE MARINI - "Dad", o meglio "Dimenticati a domicilio". Ecco come ci si sente. "Questa non è scuola", lo ripetono tutti da mesi. E oggi siamo al limite di una situazione che colpisce soprattutto i più piccoli, ma non solo, bloccando un servizio essenziale: l'istruzione. Quella in presenza, fatta di insegnamenti diretti e di scambi comunicativi, che gli studenti hanno visto nuovamente sfumare a causa delle misure più dure dettate dalla situazione sanitaria in atto.

Il mondo della scuola, con in prima linea i bambini, soprattutto i più piccoli, dalle Materne alle Medie, hanno partecipato ad un corteo, a Cuneo, organizzato dalla community di genitori, insegnanti ed educatori riuniti sotto il coordinamento "Scuole Aperte Cuneo". In una data simbolo: l'8 marzo, festa della donna e primo giorno di chiusura di tutte le scuole in provincia di Cuneo.

Il coordinamento - che sta diventando nazionale - ha richiesto al sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Federico Borgna, un incontro con una delegazione per poter parlare dei problemi delle famiglie. "La scuola non è un parcheggio, è un servizio essenziale che deve essere messo in condizione di restare aperto". Intanto da varie parti del Cuneese arrivano foto delle facciate delle scuole invase da palloncini, zainetti e slogan, quasi per ricordare che la scuola esiste. Proseguono le manifestazioni. 

Alice Marini