CUNEO CRONACA - Visto il preoccupante andamento della pandemia, il Piemonte attualmente in giallo farà un passo indietro. In base al monitoraggio della Cabina di regia la Regione (provincia di Cuneo compresa) torna in zona "arancione" da lunedì 1° marzo.

Il Piemonte come Cuneo restano comunque fino a domenica 28 compresa in zona gialla.  

L'indice di trasmissibilità Rt è 1,02 (0,98-1,05) con rischio alto. In aumento anche la pressione sulle terapie intensive negli ospedali, con l'aggravante delle varianti del virus in alcuni territori. 

Si apprende inoltre che saranno presto confermate le varie restrizioni con il prossimo Dpcm che sostituirà quello in scadenza il 5 marzo, compresa la prosecuzione della chiusura di impianti di risalita, piscine e palestre. Per la scuola si stanno facendo approfondimenti sulla crescita dei contagi fra i ragazzi. 

Scrive il presidente Cirio: "Il ministro Speranza mi ha comunicato che in base ai dati del Report settimanale, validato dal Ctss e dal Ministero della Salute, il Piemonte da lunedì 1° marzo passerà in zona arancione.

L’Rt è cresciuto e si attesta sopra l’1 e la pressione ospedaliera sta aumentando. Ci viene chiesto purtroppo un nuovo sforzo e so che è un sacrificio grande. Al nuovo Governo abbiamo sollecitato che i ristori per le attività costrette a fermarsi siano immediati. È fondamentale".

LE REGOLE IN ZONA ARANCIONE (DA LUNEDI')

SCUOLA

Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

SPOSTAMENTI

Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.

Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.

Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Rimangono comunque consentiti gli spostamenti (compresa la visita a parenti e amici nelle modalità descritte sopra) dai piccoli Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso il capoluogo di provincia.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

ATTIVITÀ MOTORIA

Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale.

Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio.

Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno).

Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici.

Apertura dei mercati anche extra-alimentari.

Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

CULTURA

Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema.