BRUNO MURIALDO - In questi ultimi trent’anni l’inquinamento ambientale è andato di pari passo con lotta per difendere il Pianeta. Molti "santoni" delle green economy mondiale hanno parlato e santificato, ma i risultati ad oggi sono ancora inefficaci e pochi i fatti concreti. I guasti li possiamo constatare andando a fare una semplice spesa al supermercato: compriamo il 70% di involucri, la maggior parte sono di plastica. E' inaudito che davanti a questo problema nessuno muova un dito, mentre i fiumi e i nostri mari continuano ad avvelenarsi.

Che le parole non servano, ma servano i fatti, è ormai evidente. Associazioni e "santoni" devono agire sui governi, sull'educazione dei giovani e fare leva sulle istituzioni perché si arrivi a legiferare a favore delle generazioni a venire, che altrimenti rischiano di vivere (o di sopravvivere) in un mondo ostile dove scarseggiano le materie prime, ma soprattutto uno dei beni più importanti le per la vita, ovvero le fonti acquifere.

Bisogna arrivare ad ottenere leggi che vietino l’uso indiscriminato dei materiali di plastica, dei diserbanti e di mille altre diavolerie che stanno uccidendo il Pianeta. Ci vogliono impegno e cultura ambientale. Dobbiamo arrivare subito ad un'economia sostenibile, anche rinunciando a certi stili di vita e di alimentazione non più tollerabili. Ai "santoni" suggerirei di alzarsi da sotto l'albero e iniziare a sostenere il cambiamento, oramai necessario per la sopravvivenza dell'umanità e per rispetto verso ciò che ci è stato donato.

Bruno Murialdo