Nel 2019 il valore delle esportazioni cuneesi di merci si è attestato a circa 8 miliardi e mezzo di euro, registrando un aumento del 4,0% rispetto al 2018. 

Prendendo in esame le singole performance trimestrali si osservano risultati positivi in tutti i periodi dell’anno: all’aumento tendenziale del 6,8% del I trimestre 2019 è seguito quello del 2,9% del periodo aprile-giugno, ancora di segno più il terzo trimestre (4,8%) così come il quarto (1,7%). 

Il valore delle importazioni di merci è stato pari a 4,6 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente (+7,8%). 

La provincia di Cuneo evidenzia una crescita delle merci esportate rispetto a quelle importate che porta il saldo della bilancia commerciale a 3,8 miliardi di euro, risultato stazionario rispetto a quanto realizzato nel 2018. 

Il Cuneese mette a punto una buona performance annuale dell’export a dispetto di quanto realizzato a livello regionale dove si registra un crollo sostanziale del -3,5% rispetto al 2018. Cuneo continua a confermarsi, dopo Torino (che detiene una quota del 39,7%), la seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 18,1% del valore delle vendite regionali all’estero. Per quanto concerne il dato export nazionale, che si attesta al +2,3%, si registrano incrementi delle vendite sui mercati esteri più contenuti per le regioni nord-orientali (+2,3%) e meridionali (+2,7%), mentre l’Italia centrale evidenzia una crescita particolarmente elevata (+12,7%), e quelle nord-occidentali (-1,2%) e l’area insulare evidenziano una decrescita significativa (-9,7%). 

“Il 2019 si è chiuso con un risultato straordinario che ha migliorato quello, già estremamente lusinghiero, del 2018. Grazie alle competenze, alla tenacia, ai saperi e alla caparbietà dei nostri imprenditori – commenta Ferruccio Dardanello, presidente dell’ente camerale - il “Made in Cuneo” si è affermato sui mercati internazionali sfiorando gli 8 miliardi e mezzo di euro di esportazioni, purinuncontestoregionale insofferenza." 

L’evidente crescita registrata a livello complessivo provinciale è scaturita dai trend positivi della quasi totalità dei principali settori delle vendite all’estero. Anche nel 2019 è il comparto manifatturiero a trainare l’export con il 94,7%, segnando nel complesso un aumento del 3,7% dei volumi di vendite oltre confine. Con una quota del 34,4% i prodotti alimentari, bevande e tabacco sono il principale settore delle vendite all’estero con un aumento del 6,9% rispetto al 2018; crescono in modo significativo le esportazioni di macchinari e apparecchi con un +10,4% che rappresentano il terzo prodotto esportato dalle imprese cuneesi, di mezzi di trasporto (+5,1%) e articoli in gomma e materie plastiche (+1,7%). Variazione positiva anche per i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e pesca (+3,2%). 

Di segno negativo risultano gli altri prodotti delle attività manifatturiere (-8,4%), la categoria legno e prodotti in legno (-5,8%) e i metalli di base e prodotti in metallo (-1,4%). 

Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-28 si conferma, anche per il 2019, la destinazione principale delle esportazioni cuneesi, assorbendo il 70,5% delle vendite all’estero. Ai mercati situati al di fuori dell’area comunitaria è destinata invece una quota del 29,5%. Entrambi chiudono l’anno positivamente, con una variazione tendenziale del 3,5% per i mercati comunitari e del 5,0% per i restanti Paesi. 

Entrando nel dettaglio, si evidenzia la crescita dell’export della provincia Granda verso i Paesi continentali più rappresentativi: tra quelli che rivestono il maggior peso, si registra il segno più verso la Germania (+6,1%), la Spagna (+1,7%) e la Francia (+0,5%). Decisamente più sostenuto l’incremento delle vendite dirette in Repubblica Ceca (+16,8%) e Paesi Bassi (+11,0%). 

Al di fuori dei confini dell’Unione europea, come già nel 2018, Stati Uniti e Svizzera rappresentano le prime due destinazioni delle merci locali, seguite dalla Cina. Le imprese cuneesi hanno incrementato le vendite del +14,5% verso gli Stati Uniti e del 23,7% verso la Cina, mentre sono diminuite del -0,7% quelle verso la Svizzera. 

Finita l'emergenza del periodo torneremo a lavorare, tutti insieme, facendo squadra per far ripartire la nostra economia e la Camera di commercio di Cuneo sarà, ancora una volta, al fianco delle proprie imprese. Il nostro cammino virtuoso non è stato interrotto, ma rallentato e il sistema camerale farà sentire la propria voce individuando misure adeguate a supporto alle aziende.