Nei primi tre mesi del 2019 il sistema produttivo locale ha registrato una nuova contrazione della struttura imprenditoriale. È da sottolineare come il primo trimestre dell’anno consegni, tradizionalmente, un bilancio negativo poiché risente dei riflessi della ciclica concentrazione del numero di cessazioni di attività di fine anno, i cui effetti si registrano nelle prime settimane del nuovo anno.

In base ai dati del registro imprese della Camera di commercio di Cuneo, nel periodo gennaio-marzo 2019, sul territorio provinciale sono nate 1.307 imprese (nell’analogo periodo del 2018 erano 1.265), mentre 2.009 sono le aziende che hanno cessato la propria attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con una numerosità in aumento di 339 unità rispetto al I trimestre 2018. Il saldo tra i due flussi è negativo per 702 unità, in peggioramento rispetto a quello rilevato nello stesso periodo del 2018 (-405 unità). La consistenza delle sedi di impresa complessivamente registrate a fine marzo 2019 presso il Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo ammonta a 67.412 unità.

"Il primo trimestre 2019 ci consegna una fotografia dai toni piuttosto cupi: poco confortante risulta il segnale che arriva dal calo delle imprese, registrato in quasi tutti i settori economici e particolarmente significativo per le forme giuridiche meno strutturate, che costituiscono l’ossatura del nostro tessuto imprenditoriale – afferma il presidente Ferruccio Dardanello. Questa situazione ci deve spingere a incentivare interventi mirati, rispetto alle dimensioni aziendali e ai settori produttivi, in grado di offrire alle imprese della nostra provincia nuove e concrete opportunità di crescita e sviluppo”.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita del -1,03%, un dato peggiore rispetto al I trimestre dello scorso anno (-0,59%). L’intensità della contrazione della base imprenditoriale cuneese è decisamente maggiore rispetto a quella rilevata a livello regionale (-0,71%) e ancora più evidente rispetto a quella nazionale
(-0,36%).

Dal punto di vista delle forme giuridiche, l’unico contribuito positivo tra iscrizioni e cessazioni è quello delle imprese costituite in forma di società di capitale (+0,55%), che pur rappresentando solamente il 12,26% del totale delle imprese con sede legale in provincia di Cuneo, sono un evidente segnale di lenta ma progressiva trasformazione e consolidamento del tessuto imprenditoriale cuneese. Le ditte individuali, forma giuridica assunta da più di 6 aziende su 10, sono le più penalizzate con un tasso di crescita del -1,44%; negativa, anche la performance mostrata dalle società di persone (-0,81%), che rappresentano meno di un quarto delle imprese totali, mentre le altre forme si assestano sul livello del trimestre precedente.

Sotto il profilo settoriale emerge una negatività diffusa, eccezion fatta per gli altri servizi che confermano la loro capacità di tenuta (+0,27%): in tale categoria trovano posto le attività dei trasporti, informazione, comunicazione, le attività finanziarie, assicurative e, più in generale, i servizi di supporto alle imprese e quelli rivolti alle persone. Il commercio (-1,72%), le costruzioni (-1,71%) e l’agricoltura (-1,35%) sono i settori che soffrono le contrazioni più intense; registrano un andamento negativo anche l’industria in senso stretto (-0,95%) e il turismo(-0,58%).