CUNEO CRONACA - Debutta mercoledì 7 luglio il programma di concerti del MOF - Marchesato Opera Festival di Saluzzo, in provincia di Cuneo, una delle manifestazioni più importanti di musica antica. Dopo una prima parte di programma dedicata alla alta formazione di studenti in arrivo nella capitale del Marchesato da tutto il mondo, la decima edizione del festival, dopo l’esperienza in streaming nel 2020, torna a risuonare per tutta la capitale del Marchesato, con un programma ricco di momenti di spettacolo e diffusione della cultura musicale insieme a una fondamentale attività formativa-didattica e di approfondimento che fa di questo festival un punto di riferimento per gli studenti italiani e internazionali.
 
Per festeggiare i primi dieci anni del Mof, apriranno la serie dei concerti serali due spettacoli affidati a giovani artisti che hanno frequentato, in veste di allievi, varie edizioni del festival. Il tema scelto per questa edizione è "Bella Italia", per celebrare con entusiasmo la possibilità di un ritorno alla musica che ribadisca la centralità dell’incontro personale con i suoi misteri.
 
"Bella Italia è il fil rouge di un evento che non ha pretese campanilistiche, che non costituisce una celebrazione autoreferenziale di sé – dichiara la direttrice artistica Sabina Colonna Preti - ma che ambisce piuttosto a riconciliarsi con la sua identità perché possa, da un lato, costituirsi nello spettro che vivifica il presente e dà forma alle nostre domande e, dall’altro, assurga a paradigma inclusivo, proprio in quanto il senso della varietà è l’identità che vi si trasfonde. Questo ideale di inclusione, nutrito dialetticamente del dialogo con la tradizione, ha sempre caratterizzato l’esperienza del Mof, coinvolgendo giovani musicisti da tutto il mondo, valorizzandone le sensibilità e promuovendo, nell’incontro fra maestro e allievo, il valore della reciprocità".

Dopo un prologo pomeridiano, alle 17, nel refettorio della chiesa di San Giovanni con il talento italo-argentino di Teresa Iaiza all’arpa, alle 21 al Teatro Magda Olivero la violinista italiana Margherita Pupulin, insieme al teatro d’ombre alTRE tracce, in Pantomima Barocca con musiche di Frescobaldi, Marini, Colombi, Legrenzi, Stradella Corelli e Tartini, accompagnata al clavicembalo da Marco Crosetto, dal violista da gamba Xurxo Varela.

La pantomima è un genere dalle origini antichissime. Si tratta di una forma che attiene alla prassi performativa della Roma di Augusto e che giunge ad affermarsi quale idiomaticità del teatro, così detto, “italico” (i Greci la chiameranno la “ Danza Italica”). Questa tradizione attraversa i secoli, si consegna alla sacra rappresentazione medievale e converge in uno dei luoghi più rappresentativi della modernità, se non altro quello che possibilmente definisce la paradigmaticità del contributo “italiano” alla modernità teatral-musicale: la Commedia dell’Arte. La Commedia dell’arte non è semplicemente la fucina di quei personaggi che si incastoneranno nella nostra tradizione a costituirne indissolubilmente l’ossatura, ma costituisce la prospettiva privilegiata dalla quale la cultura occidentale si rimodula, precisamente nell’atto stesso per il quale, forse per la prima volta, si osserva: la volontà di tipizzazione dei personaggi, di stereotipazione delle espressioni nell’enfatizzazione esasperata e grottesca del gesto è la ridicolizzazione e, per ciò stesso, la volontà di disidentificazione dagli affetti che da questo apparato gestuale promanano. Il gesto si impone pertanto come corrispettivo oggettivo dell’affetto, come sua estroflessione La modernità musicale si afferma proprio nell’interiorizzazione e nell’assolutizzazione di questa volontà agogica, nell’integrale percorrimento dell’istanza poetica del teatro degli “Zanni”, che vede nella codificazione del gesto la possibilità di sistemare coerentemente gli affetti. Il violinismo italiano sei-settecentesco di cui questo nostro concerto ripercorre gli esempi più fulgidi, vuole offrirsi proprio attraverso questo alchemico sodalizio, quello fra teatro e musica, accogliendo in sé il flusso delle umane passioni, là dove questo sembra riappropriarsi della sua origine: il legno, il ferro e il budello del violino.
 
Il Marchesato Opera Festival (MOF) è un progetto del Comune di Saluzzo organizzato dalla Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e la Fondazione Amleto Bertoni, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Collaborano a questa edizione il Cine Teatro Magda Olivero, la Diocesi di Saluzzo - Chiesa di San Giovanni, Ur-Ca, Sistema Museali Saluzzo – MuSA, Associazione Luna Lucebat - Antico Monastero di Santa Maria della Stella di Rifreddo, Istituto per i Beni Musicali del Piemonte.
 
La direzione artistica è di Sabina Colonna Preti, docente presso il Conservatorio di Torino e fondatrice dell’ensemble “La Chimera. Sin dall’inizio dell’avventura MOF La Chimera invita i suoi artisti a tenere corsi di formazione specializzata per gli allievi dell’Accademia, che negli anni è diventata un gruppo giovanile stabile che si esibisce a Saluzzo e in altre prestigiose sedi, quali il Festival di Musica Antica di Innsbruck e, prossimamente, il Festival Händel di Göttingen. L’ensemble ha inoltre scelto il MOF quale cornice per la creazione e la presentazione di progetti originali, dalle Lachrimae di Dowland sino a Tiempo Antico in programma il 9 luglio.
 
Tutti i concerti sono a ingresso libero e gratuito. Info e prenotazione posti (obbligatoria per concerti del 7 e 8 luglio – gradita per gli altri concerti)
 
Info: 0175 47031 – info@scuolaapm.it.
 
(Nella foto: Ensemble La Chimera)