Durante la XXIII Giornata nazionale della colletta alimentare 2019, sono state raccolte nei 13 mila supermercati in tutta Italia 8.100 tonnellate di cibo, equivalenti a 16.200.000 di pasti. A livello piemontese le tonnellate di derrate alimentari donate sono state 708, mentre nella sola provincia di Cuneo i chili offerti sono stati 93.650. I prodotti raccolti in provincia Granda verranno trasferiti nel magazzino del Banco Alimentare di Fossano, da dove inizierà la redistribuzione alle 64 associazioni convenzionate che raggiungeranno circa 11mila bisognosi con la consegna del "pacco di alimenti".

Dati importanti per questa realtà nata nel 1989 dall’intuizione di Danilo Fossati, fondatore della "Star", e di Don Luigi Giussani, convinti della bontà di dar vita ad una struttura caritatevole. Il 3 marzo 1989 venne aperto il primo magazzino a Meda. Oggi il Banco Alimentare conta più di 20 sedi dislocate in tutta Italia, dove ogni giorno si lavora con l’obiettivo di recuperare le eccedenze alimentari dalla grande distribuzione e dalla ristorazione. Ma i dati riepilogativi rappresentano soltanto un aspetto della realtà solidale. Ben più consistente il ritorno di gratitudine di chi ha offerto il proprio tempo o parte della propria spesa.

«Anche quest’anno abbiamo avuto la riprova che si può vivere un gesto di solidarietà in qualunque condizione ci si trovi; non c’è situazione che possa mortificare il nostro desiderio di bene. Come ci ha recentemente richiamato il Papa, “…fissiamo lo sguardo sull’essenziale che non ha bisogno di tante parole”: proprio in questa prospettiva i numeri acquistano il loro più pieno significato», ha dichiarato Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare, che ha poi rimarcato un caloroso ringraziamento a «tutti coloro che con immutato slancio e cuore grande hanno sostenuto questo gesto e contribuito con il loro dono».