"L’atto XIV, come ormai ogni sabato dal 17 novembre 2018, ha rinnovato la presenza dei Gilets Jaunes in ogni parte della Francia. Episodi di violenza si sono verificati verso la fine della giornata da ambe le parti: quella dei manifestanti, e quella delle forze dell’ordine.

Durante questi eventi sono esplosi in tutta la loro crudeltà e durezza un episodio di antisemitismo, insulti gratuiti verso il filosofo e accademico Alain Finkielkraut e un episodio di accerchiamento da parte delle auto della polizia con lanci di pietre da parte di infiltrati nella manifestazione.

Azioni riprese e comunicate subito dai media per screditare una volta di più il movimento dei Gilets Jaunes e puntare il dito contro chi manifesta pacificamente. Il governo cerca di dividere il movimento usando le maniere forti e cercando di vietare il diritto a manifestare.

Intanto i Gilets Jaunes dichiarano la totale fermezza nel continuare la mobilitazione alla ricerca di un ascolto e di una messa in pratica di tutte le loro rivendicazioni, nel sociale e per il potere d’acquisto. Nessuno nasconde l’enorme paura per il sentimento di odio che sta invadendo l’intero paese.

"La violenza chiama violenza", questo si pronuncia tramite i Gilets Jaunes, mentre altri continuano a promuovere gli atti pacifisti del movimento e la loro determinazione in una organizzazione sempre più strutturata.

Nelle Bouches du Rhone, precisamente a La Ciotat è stata organizzata una marcia pacifista da parte dei GJ, denominata la "marche jaune". Una manifestazione all’insegna del buon umore e con un breve percorso, vista la presenza di lavori in centro città.

La partenza dal piazzale Saint Jean, il percorso lungo il mare, il passaggio davanti all’ufficio del turismo e la pausa lungo le rive del porto con volto e sguardo verso i cantieri dove da un'imponente gru appariva il simbolo del movimento, un enorme gilet jaune.

Attimo emozionante per i "ciotadens" e "ciotadennes" al richiamo delle sirene navali che, imperterrite, scandivano musica ai migliaia di manifestanti venuti da ogni angolo della regione.

Momenti di lacrime di sofferenza, ma al tempo stesso di grande gioia, per una giornata ben riuscita e all’insegna della pace".

Nadine C.