È arrivata l’ora di scendere in piazza. O, per meglio dire, di scendere sul piazzale dell’autostrada per difendere due aziende del territorio che - pur lavorando ed offrendo occupazione ad oltre una ventina di persone - rischiano di chiudere sotto la scure di un decreto interministeriale che travolge anche due realtà commerciali in piena salute, che negli anni hanno fatto conoscere le produzioni della Granda ai viaggiatori di tutta Italia e non solo.

Le due aziende sono le celebri aree di sosta lungo l’autostrada A6 di Rio Colorè a Marene, di Alberto Vinai e Lorena Salvatico, e di Mondovì Ovest di Luca Chiera. Due esempi di impresa familiare dalla lunga tradizione, due oasi del buon cibo, vere vetrine dei prodotti locali del Cuneese, dalla salsiccia di Bra alle paste di Meliga, dal vino di Langa alla tradizionale frittatina alle erbette.

Per prendere posizione contro questa decisione, Confcommercio Provincia di Cuneo, dopo aver scritto a ministri ed istituzioni ed attivato una petizione sulla piattaforma Change.org - alla quale è ancora possibile aderire - chiama a raccolta parlamentari, politici locali, rappresentanti di associazioni e categorie, affinché dimostrino concretamente la loro volontà di opporsi alla chiusura immotivata di queste due aziende.

“Queste aree di servizio – ha dichiarato il presidente della Confcommercio provinciale, Luca Chiapella – vantano anni di esperienza e godono della stima della clientela. Due tappe obbligate per chi ama, anche durante un viaggio in autostrada, gustare i prodotti tipici del territorio, tutto in un clima di grande cortesia. Inoltre questi due locali, proprio per il loro rapporto che li lega alla Granda, sono importanti finestre pubblicitarie dalle quali è possibile far conoscere ciò che accade nelle nostre città: le peculiarità, i luoghi da visitare, le bontà enogastronomiche da acquistare in aziende anche poco conosciute ma di grande qualità. Una vetrina che si rivolge ad un pubblico ampio, che difficilmente potremmo raggiungere in un altro modo”.

L’appuntamento è per venerdì 15 marzo, alle 15,30, direttamente sul piazzale di Rio Colorè a Marene, naturalmente con i paladini di questa battaglia, i gestori Alberto, Lorena e Luca. “Le soluzioni si possono trovare - conclude il presidente Chiapella - e la più semplice è quella che prevede un’area di sosta autostradale con il punto ristoro, priva del distributore di carburante. Combinazione che già esiste su altre tratte autostradali italiane ed estere e che, tra l’altro, è prevista dallo stesso decreto interministeriale, a tutela di quelle realtà attive ed importanti per l’occupazione e l’economia del territorio, proprio come sono le due aree cuneesi di Rio Colorè e Mondovì Ovest".