CUNEO CRONACA - In questa estate 2022 non c’è stato solo il tragico crollo del ghiacciaio in Marmolada a testimoniare che il riscaldamento globale sta avanzando rapidamente e che gli effetti sono molto gravi. Nelle Alpi, e in particolare nel settore più prossimo al mare, la carenza d’acqua, dovuta anche alla forte diminuzione delle precipitazioni nevose nel corso dell’inverno, si sta facendo sentire pesantemente. Laghi con livelli così bassi da non essere mai stati registrati in precedenza, sorgenti in forte sofferenza, borgate con fontane a secco, pascoli già inariditi a metà luglio.

Si legge spesso che a soffrire maggiormente di questa situazione sono le strutture in quota, in particolare i rifugi, che rischiano di dover chiudere con grande anticipo rispetto al solito, e le mandrie d’alpeggio, che a loro volta dovranno con ogni probabilità scendere a valle prima delle date tradizionali.

Tutto vero. Ma si tende a ignorare che questa situazione ha impatti devastanti su numerosi ambienti naturali, sulla sopravvivenza di molte specie animali e vegetali. Il mondo sta cambiando e tutti dovranno adattarsi alle nuove situazioni. In questo quadro, vanno dunque ripensati anche i comportamenti del singolo. È necessario un cambio di mentalità che deve trovare riscontro anche nei gesti e nelle consuetudini quotidiane di ciascuno di noi.

Un invito in questa direzione arriva dalle Aree Protette delle Alpi Marittime, ente che in questi giorni sta lanciando una campagna per un utilizzo consapevole della risorsa acqua e per un impegno personale nello smaltimento dei rifiuti: "Porta su l’acqua nella borraccia" e Porta giù tutti i tuoi rifiuti".

Piccoli sforzi che rappresentano un grande aiuto per una realtà come il Parco, impegnato quotidianamente nella gestione del patrimonio locale, e anche per i gestori delle strutture turistiche, alle prese con la sfida di adattarsi a condizioni in continua evoluzione.

Con il manifesto "Porta su l’acqua nella borraccia" si invitano gli escursionisti a essere il più possibile autonomi rispetto al fabbisogno d’acqua, in modo da intaccare il meno possibile la dotazione dei rifugi. Ma il messaggio vuole essere più generale: in caso di permanenza in quota è necessario ridurre il più possibile i propri consumi e accettare di buon grado le limitazioni, tra cui in prospettiva potrebbe essere ricompresa anche l’impossibilità di farsi la doccia.

L’utilizzo della borraccia – ma virtuosa è anche la scelta di servirsi di una bottiglia in plastica da portare con sé in più momenti successivi – ha anche una ricaduta positiva sul contenimento della produzione di rifiuti.

Con "Porta giù tutti i tuoi rifiuti", che come il manifesto gemello presto comparirà in tutti i punti di attestazione veicolare, l’escursionista viene invitato a riportare a valle, e possibilmente a casa propria, sfruttando così al meglio i sistemi di differenziazione, residui e imballaggi di quanto ha consumato nel corso della propria gita.

(Testo tratto dal sito delle Aree Protette Alpi Marittime)