Semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti dallo sportello automatico: questo è il contenuto del “vademecum antitruffe”, un opuscolo realizzato da Poste italiane e disponibile in 53 uffici postali della provincia di Cuneo.

Le raccomandazioni dell’opuscolo vanno dalle precauzioni utili nel mondo digitale, ad esempio quelle relative al “phishing” (il tentativo di carpire i dati di accesso degli utenti attraverso messaggi di posta elettronica e siti Internet contraffatti) a quelle altrettanto preziose su come custodire il proprio libretto degli assegni e il codice Pin collegato alla carta di debito o l’attenzione nei confronti di chi si presenta a casa o in strada a nome dell’azienda.

L’iniziativa, che proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo tutti i 12.800 uffici postali italiani, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini che da sempre ne ispirano l’azione

"Nel vademecum viene spiegato cos’è il phishing - spiegano dalle Poste - e tra gli accorgimenti, ad esempio, suggeriamo di evitare di aprire e-mail il cui mittente sembra Poste italiane. Spesso le mail hanno un contenuto accattivante che spinge il cliente a cliccare sul link o a scaricarne gli allegati. Si consiglia di non inserire UserId, password, informazioni personali e codici conto dispositivi su siti internet raggiunti cliccando sui link ricevuti, perché spesso nascondono un tentativo di frode, soprattutto se in esse sono contenute richieste di codici personali".

Inoltre Poste italiane non richiede mai i dati riservati delle carte di pagamento e non manda mai e-mail con messaggi allarmanti su un blocco del conto, su pagamenti insoluti o su addebiti inaspettati. Per quanto riguarda le tradizionali operazioni finanziarie, all’interno del vademecum si mette in guardia da persone che si avvicinano dopo essere stati all’ufficio postale e che si qualificano come personale di Poste. "Poste italiane - ribadiscono - non manda mai i propri dipendenti in strada a controllare la validità delle banconote o a proporre investimenti finanziari".