"Dopo anni di abbandono nei collegamenti ferroviari, la notizia positiva è che si è arrivati all'elettrificazione della Carmagnola-Alba-Bra, con sviluppi futuri verso la città di Asti e con il recente ripristino della linea Savigliano-Saluzzo verso la splendida capitale del Marchesato. Mentre la parte sud della provincia, dopo i tagli alle linee del 2012, soffre dei mancati collegamenti di Cuneo verso la città di Mondovì e quella di Saluzzo, a chiudere un anello che collegherebbe le sette città sorelle. Per non parlare del sempre sbandierato, in campagna elettorale, raddoppio della linea ferroviaria Cuneo-Fossano, con tempi di percorrenza sempre più dilatati per raggiungere Torino.

Non va poi dimenticato lo stato di abbandono in cui versa la stazione di Cuneo, un degrado degno di una stazione "da terzo mondo", i cui i lavori di ristrutturazione sono stati di recente spostati al 2021 (Odissea nello Spazio) "dulcis in fundo", il caso più eclatante è quello della linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza al centro di tante parole, di tante promesse, ma che solo grazie all'impegno e alla partecipazione di associazioni di cittadini ed utenti si è riusciti a bloccarne, per ora, la definitiva chiusura, con la possibile perdita di un'infrastruttura tra le dieci più belle al mondo.

Tutto questo isolamento non gioca sicuramente a favore di un possibile sviluppo di questa parte di Piemonte, non mi stupisco quindi della mancata scelta, lo scorso anno, di Cuneo come "Capitale italiana della cultura", quando le infrastrutture per raggiungerla sono carenti o del tutto inesistenti...

Valter Cavallo, Cuneo