“Io sono benvenuto”: sabato 24 giugno il Museo Egizio di Torino celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato. Dalle 19 alle 23.30, l'ingresso sarà gratuito e le performances nelle sale vedranno musica, cinema, teatro e altri appuntamenti succedersi per creare occasioni di incontro e di dialogo fra culture differenti.

A tutti i visitatori del museo verrà donato un adesivo da indossare con la frase "Io sono benvenuto" e con l’affermazione “Different pasts, shared future”: passati differenti per un futuro condiviso, auspicio che il Museo Egizio condivide pienamente e che è stato promosso dalla Refugees Week, un'iniziativa che dal 2012 coinvolge tutti i musei e le istituzioni culturali della Gran Bretagna. In cambio dell’ingresso gratuito, a ciascun visitatore verrà chiesto di scrivere o disegnare un messaggio di benvenuto e di applicarlo sulla Welcome Wall, una grande parete situata all’ingresso, simbolo di apertura e di accoglienza.

Il Museo Egizio è un ente di ricerca e un centro di cultura e, consapevole delle proprie responsabilità, deve porsi come intermediario nel superamento delle barriere sociali”. Ha dichiarato Christian Greco, direttore del Museo Egizio. “Viviamo un periodo storico in cui i valori della diversità culturale rischiano di essere seriamente compromessi e il Museo Egizio, come tutti i musei, non può restare neutrale”.

Nel percorso museale il pubblico potrà scegliere di partecipare ad un programma all’insegna del confronto e del dialogo per sottolineare il ruolo che i musei devono svolgere per diventare motori di inclusione sociale. Per una sera, il Museo Egizio diventerà un "contenitore” e affiancherà alle collezioni delle performances scelte per stimolare una riflessione sul tema dei rifugiati e dei migranti.

In apertura, un’opera teatrale sperimentale dal titolo “Run 4 Our Lives. Fuggire per le nostre vite” verrà ospitata nella sala conferenze. E’ messa in scena la toccante testimonianza di un gruppo di rifugiati. Proseguendo nella serata, “Volti e persone”, un laboratorio di ritratti per osservare l’altro senza pregiudizi. Sono previsti 3 appuntamenti di musica, con formazioni da camera di MELOS Filarmonica, che propone un repertorio di compositori del sette-ottocento che hanno trovato ispirazione nell’antico Egitto; il CoroMoro, un gruppo di richiedenti asilo; e infine il rapper MUSO, giovane originario della Guinea Conakry.

Per tutta la serata ci sarà un gruppo di donne magrebine, guide volontarie in lingua araba o italiana, che racconteranno secondo la loro sensibilità alcune collezioni del Museo Egizio, in base a quanto hanno appreso nel corso di formazione.