Uncem ha inviato una nuova lettera al ministro dei Trasporti Toninelli chiedendo risposte - anche alle precedenti note trasmesse al Mit negli ultimi sei mesi - rispetto ai fronti caldi di trasporti, mobilità e infrastrutture del sistema cuneese.

Asti-Cuneo da completare, Tenda con i lavori da riavviare su asse viario e ferroviario, linea Rfi Torino-Savona a un solo binario, Statale 21 della Maddalena: quattro assi determinanti, che richiedono strategie oltre che risorse. Entrambi questi pilastri dell'azione politica oggi sono mancanti. E il sud-ovest del Piemonte, la Granda, rischia un fortissimo isolamento, sempre più acuto.

"Bene hanno fatto i sindaci a montare un presidio permanente davanti alla Prefettura di Cuneo - afferma il presidente Uncem Piemonte, Lido Riba - Un mese fa siamo stati dal Prefetto Russo, che ringrazio per le segnalazioni che vorrà fare al Governo. Ritengo sia il momento di alzare la voce. Servono interventi concreti, avvio dei lavori, chiarimenti e azioni sulla Asti-Cuneo come sugli altri tre fronti caldi che limitano le connessioni del Cuneese e dunque del Piemonte e dell'Italia verso la Francia e verso l'Europa. Uncem è con i sindaci in una battaglia di civiltà e di diritti. Stiamo con le imprese della logistica e con il sistema economico cuneese che chiede infrastrutture e non ha più tempo da perdere. Si sente preso in giro e non credo il ministro Toninelli possa continuare a non dare adeguate risposte. Fatti, oltre che parole. Mancano entrambe e non è una buona notizia".