Il presidente provinciale Confcommercio Luca Chiapella, come coordinatore del tavolo sui lavori della galleria del Tenda, ha chiesto un incontro in prefettura. "La Granda non è un territorio di serie B. Ad ottobre era stata garantita una ripresa dei lavori a breve, ma dopo tre mesi nulla è cambiato"

"Il territorio della provincia di Cuneo vorrebbe sapere se l'Anas ancora si ricorda di avere un cantiere, ormai chiuso da mesi, per la costruzione della galleria del Tenda. Nell'ultimo incontro che si è svolto in prefettura, nei primi giorni di ottobre dell'anno scorso, i vertici dell'Anas avevano garantito una rapida ripresa dei lavori. Purtroppo a tre mesi di distanza nulla è cambiato da quando il cantiere è stato posto sotto sequestro, a seguito dell’indagine della Procura di Cuneo, né sono state diffuse informazioni, anche dopo la riunione della Conferenza Intergovernativa. Credo che il nostro territorio abbia il diritto di sapere quale sorte è stata riservata ad un valico internazionale, indispensabile per lo sviluppo economico del Cuneese e non solo. Per ora la sensazione è che l'Anas - ma anche la politica, nonostante l'imminente campagna elettorale - ci abbia dimenticati".

Luca Chiapella, presidente provinciale di Confcommercio, in quanto referente del tavolo di coordinamento sui lavori della galleria del Tenda, chiede spiegazioni ad un silenzio ingiustificato e anche poco rispettoso verso i cittadini e le imprese della provincia di Cuneo, che ancora una volta vedono allontanarsi il completamento dei lavori, per una viabilità più celere e soprattutto più sicura.

"Non abbiamo più avuto notizie su una tanto attesa riapertura del cantiere - prosegue Chiapella -, sappiamo che i lavori eseguiti in questi mesi, sia dalla parte italiana che da quella francese, sono di consolidamento della struttura e nulla di più. Siamo anche rimasti stupiti nell'apprendere che gli operai addetti al cantiere siano stati drasticamente ridotti: da un centinaio ne sono rimasti una quarantina. Cosa significa questo? Forse che non si ha più intenzione di riprendere i lavori, almeno a breve termine? Non vogliamo la luna, ma siamo convinti che essere informati sia un nostro diritto. Siamo stufi di aspettare, la Granda non è il fanalino di coda dell'Italia, anzi è una delle province più produttive, non sopporteremo oltre certe mancanze".

Per fare il punto della situazione e sollecitare lo sblocco del cantiere, Chiapella ha ufficialmente chiesto alla Prefettura l’organizzazione di un incontro del tavolo di Coordinamento con Anas.