Primo weekend di raccolta del pregiato tartufo bianco d’Alba (Cuneo), che si preannuncia molto positiva dopo un’estate in cui è caduto il 56% di pioggia in più rispetto alla media. “L’andamento climatico della primavera e dell’estate, con frequenti precipitazioni e siccità meno prolungata rispetto allo scorso anno - spiegano i tecnici Coldiretti - è il presupposto ideale di una stagione ricca per il Tuber magnatum Pico, che si sviluppa in terreni freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione”.

Dopo la disastrosa annata 2017, si attende dunque una boccata di ossigeno per i trifolao e per tutti gli appassionati, che dovrebbe anche portare a quotazioni più abbordabili del 2017, quando è stato raggiunto il massimo storico di 6000 euro al chilo per pezzature medie attorno ai 20 grammi al borsino del Tartufo di Alba. L’attenzione di Coldiretti, al di là dei numeri, resta concentrata su tracciabilità e garanzia di qualità.

“La direzione generale Agricoltura dell’Unione europea conferma che funghi e tartufi spontanei raccolti in natura devono essere obbligatoriamente etichettati con il luogo di raccolta - dichiarano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo -. Si tratta di una misura importante per evitare che prodotti stranieri vengano spacciati per italiani, come troppo spesso accade. Finalmente sarà possibile sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti a casa nostra o se arrivano da Paesi lontani con minore freschezza e senza garanzie di qualità e sicurezza alimentare per i consumatori”.

(Foto Bruno Murialdo)