Dal 1° gennaio ci sono stati 77 roghi in Piemonte, che hanno visto in azione 643 volontari, 219 mezzi, 2 canadair e 2 elicotteri regionali. Nel Cuneese gli incendi sono stati 11, e hanno impegnato 42 volontari e 13 mezzi. "Si tratta di numeri allarmanti, che non ci consentono di derogare dallo stato di massima pericolosità nonché dall’applicazione della nuova legge di contrasto agli incendi boschivi" ha detto l'assessore regionale Alberto Valmaggia. Sentiamo anche il parere rispetto a quello che sta accadendo nella nostra regione nell'INTERVISTA a Renata Pelosini, meteorologa di Arpa Piemonte, e a Cristina Ricaldone del Settore Protezione civile e Aib Regione Piemonte.

La Protezione civile del Piemonte ricorda che, secondo la legge, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lampade cinesi, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. E’ inoltre vietato l’abbruciamento di residui vegetali, o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo di incendio.