Nel 2017 l’economia della provincia di Cuneo ha continuato il suo percorso di crescita verso il completo superamento della lunga crisi. È quanto si è evidenziato nell’annuale appuntamento della Giornata dell’economia, giunta alla XVI edizione. L’evento, svoltosi nel Salone d’Onore dell’ente camerale cuneese, ha consentito di valutare la realtà economica e imprenditoriale della Granda, confrontando dati e percorsi storici con i livelli regionale e nazionale. Il quadro emerso è complessivamente positivo, con un valore aggiunto di 28.387 euro maggiore rispetto a quello piemontese. La crescita, a valori correnti, è del 2,5% rispetto al 2016 e il contributo alla ricchezza regionale si attesta sul 14,0%, seconda provincia dopo Torino per apporto fornito.

“Anche quest’anno gli uffici studi della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere Piemonte hanno svolto un ottimo lavoro nella raccolta ed elaborazione dei dati riferiti al territorio provinciale - ha sottolineato il presidente Ferruccio Dardanello -. Dal confronto con gli anni precedenti e con i valori piemontesi e nazionali emerge una discreta dinamicità della Granda che procede verso il pieno superamento della recessione e il recupero dei livelli occupazionali e produttivi pregressi. I dati positivi riferiti all’export testimoniano una rinnovata vivacità imprenditoriale, con investimenti sempre di più volti all’innovazione. Un andamento fortemente sostenuto dal contributo che il sistema camerale continua a offrire, attraverso misure e strumenti volti a supportare le nostre imprese in ogni ambito”.

Il tessuto imprenditoriale provinciale, in base ai dati del registro imprese con 82.681 imprese comprensive delle unità locali, chiude il 2017 in flessione rispetto all’anno precedente (tasso di crescita -0,7%). Tra le forme giuridiche continuano a essere le società di capitale a distinguersi per l’elevato dinamismo; tra i settori di attività, le imprese del turismo e dei servizi hanno realizzato la performance migliore (+1,3%). In calo l'edilizia, l’agricoltura e il commercio. Positivi, invece, i risultati rilevati nel 2017 dall’indagine congiunturale, che per tutto il comparto manifatturiero registrano un aumento medio del 3,9%, supportato in particolare dai settori dei mezzi di trasporto e della meccanica.

Ad un’analisi dei dati nell’ottica di età e genere emerge che, pur in un contesto provinciale caratterizzato da un evidente invecchiamento della popolazione, con un’età media di 45,5 anni, sono in aumento le imprese giovanili. Nel 2017 sono nate 1.055 imprese di giovani, quasi tre aziende al giorno, che rappresentano il 30,6% delle iscrizioni complessivamente registrate, pari a 6.412. Un dato significativo, che evidenzia come l’economia della Granda stia parlando sempre di più il linguaggio delle nuove generazioni.

Resta importante il contributo delle donne, che conducono 15.588 imprese, circa ¼ del totale, nonostante una flessione del -1,6% abbia evidenziato maggiori criticità rispetto al totale delle imprese.
Sono invece in costante aumento, pur dimostrando un’incidenza ancora inferiore rispetto al dato piemontese (9,8%), le imprese straniere con sede legale sul territorio provinciale. Al 31 dicembre 2017 sono 4.017 le realtà in elenco nel Registro imprese, vale a dire il 5,9% delle imprese complessivamente registrate.

Imprese cuneesi quindi sempre più giovani e con una forte vocazione all’export: le esportazioni di merci hanno raggiunto i 7,7 miliardi di euro con un aumento del 10,4% rispetto al 2016. La Granda continua a confermarsi, dopo il torinese (che detiene una quota del 46,2%), la seconda provincia esportatrice del Piemonte, producendo il 16,0% del valore delle vendite regionali all’estero.

Segnali positivi giungono anche dal mercato del lavoro: i livelli occupazionali sono in aumento (il tasso di occupazione è salito al 68,4% rispetto al 67,7% dell’anno precedente) a fronte di una lieve diminuzione del tasso di disoccupazione dal 6,3% della media 2016 al 6,1% attuale, ancora lontano dai livelli pre-crisi, anche a motivo del maggior dinamismo che ha spinto un maggior numero di persone ad attivarsi per la ricerca di un lavoro.

Anche la disoccupazione giovanile (15 – 24 anni) riflette questo trend e si attesta al 23,1%, risultando di quasi 10 punti inferiore al dato piemontese di 32,9%, che è in linea con i più recenti valori nazionali. La Granda si conferma dunque la provincia con il valore di disoccupazione più basso a livello piemontese.

Tra i vari settori imprenditoriali, merita attenzione il turismo, che mantiene il suo percorso di crescita sul nostro territorio. In provincia vi sono luoghi di interesse culturale e paesaggistico di indiscussa rilevanza come Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio Unesco, e il suggestivo arco alpino, anch’esso recentemente candidato da tre paesi: Italia, Francia e Principato di Monaco, quale patrimonio dell’umanità con le Alpi del Mediterraneo. Proprio in questi territori si è evidenziata la presenza più significativa di imprese operanti nel settore. Gli ultimi anni hanno visto uno sviluppo costante del tessuto imprenditoriale turistico ed anche i dati rilevati nell’anno ormai trascorso hanno evidenziato risultati significativi. Al 31 dicembre 2017 il numero complessivo di imprese a carattere turistico ammonta a 4.076, con un incremento del +1,3% su base annua.

Anche l’andamento dei flussi turistici ha evidenziato risultati molto positivi. Nel 2017 le presenze di visitatori in provincia di Cuneo hanno raggiunto quota 1.851.137, in crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente, mentre gli arrivi sono stati 694.225, il 6,2% in più rispetto al 2016.

Nel suo intervento, il professor Giuseppe Tardivo, ordinario di Economia e gestione delle imprese Università di Torino e membro del Consiglio Aidea, ha commentato: “Anche nel 2017, in base ai dati elaborati dall’ufficio studi della Camera di commercio, il Cuneese ha dimostrato di avere la forza di “remare controcorrente”, mettendo in gioco la propria straordinaria capacità di reazione, l’abilità imprenditoriale, la determinazione nel non farsi travolgere da un contesto generale che non è stato certamente favorevole”.

Nella seconda parte del convegno, si è svolta una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Daniela Bianco, durante la quale cinque imprenditori, in rappresentanza dei diversi settori economici, hanno raccontato la propria esperienza di innovazione e gli investimenti innovativi 4.0 effettuati in azienda.

Le cinque imprese coinvolte: Ping Pensare in Granda di Cuneo; Gallarate & Somà laboratorio dentistico di Mondovì; Industria Grafica Eurostampa di Bene Vagienna; Digital X di Savigliano; Azienda agricola Fusero Mario. I dati del Rapporto Cuneo 2018 e dello studio monografico sono disponibili sul sito internet della Camera di commercio www.cn.camcom.gov.it.