"Finalmente Poste Italiane ha compreso il ruolo centrale dei piccoli Comuni: l’amministratore delegato Del Fante ha fatto una profonda autocritica rispetto al passato, parlando chiaramente di ‘netta discontinuità’. Rivendichiamo con fermezza il risultato odierno: abbiamo operato fin da subito per evitare disagi, ma soprattutto per impedire che nascessero Comuni di serie A e di serie B. Tutto è partito dalla resistenza dell'Anci e di 41 sindaci piemontesi, che tre anni fa si erano opposti al progetto di razionalizzazione dei servizi postali presentato da Poste Italiane".

Così il vicepresidente all'Innovazione di Anci Piemonte nonché vicesindaco di Villanova Mondovì (Cuneo), Michele Pianetta, a margine dell'evento organizzato a Roma da Poste Italiane, al quale hanno partecipato ben 3.000 sindaci da tutta Italia e durante il quale l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha presentato i 10 punti del piano industriale quinquennale dell'azienda, che prevede investimenti per 500 milioni di euro l'anno.

"Dieci punti che sono altrettanti impegni che, a nome di Poste Italiane, metteremo in campo per coltivare, proteggere e far emergere le tante positività che ci sono nei Comuni e nei loro territori”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in un passaggio del suo intervento alla giornata di incontro con i Comuni, organizzata da Poste presso la Nuvola di Fuksas. Dalla promessa di non chiusura di alcun ufficio postale nei piccoli Comuni ed al servizio di Tesoreria per i piccoli Comuni in partnership con Cassa Depositi e Prestiti, a nuovi Atm per servizi di postamat laddove non ci sono; dalla collaborazione con i tabaccai per farli diventare ‘punti’ Poste, all’abbattimento delle barriere architettoniche e al potenziamento dei servizi di videosorveglianza. Per arrivare a progetti immobiliari di solidarietà sociale e al rafforzamento del servizio nei Comuni turistici.

Circa 500 i sindaci piemontesi che hanno partecipato all'evento, coordinati dall'Anci regionale. Tre anni fa il piano industriale di Poste avrebbe contemplato la consegna a giorni alterni in 780 Comuni su oltre 1.200 in tutto il Piemonte. Una situazione allarmante, che aveva scatenato le proteste e le azioni legali dell'Anci e di 41 sindaci, che avevano presentato ricorso al Tar. "Da lì - ricorda Pianetta - il via al tavolo di confronto con Poste Italiane, le riunioni con i territori e con i sindaci, la firma di un primo protocollo regionale e infine il risultato odierno, che sentiamo profondamente nostro".

"Ora la sfida corre sul filo dell'innovazione. Poste Italiane ha presentato una serie di servizi innovativi nati per favorire il dialogo tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Una sfida che viaggia di pari passo con quella della connettività a banda ultra larga. Questioni che abbiamo particolarmente a cuore e che continueremo a presidiare".

Ecco la lista dei 14 Comuni della provincia di Cuneo in cui, entro un anno, verrà installato l’Atm (sportelli Postamat): Arguello, Briga Alta, Canosio, Castellar, Castelnuovo di Ceva, Gambasca, Gottasecca, Isasca, Montemale di Cuneo, Montezemolo, Perlo, Roascio, Valmala, Verduno.