TERESIO ASOLA - Sono le 8,30. Non è più piazza San Carlo. Più che le povere cose abbandonate colpisce la spianata impressionante di vetri, ancora. E gocce di sangue ovunque, ancora... Tantissime bottiglie di vetro rotolano ancora per terra. E schegge fanno scricchiolare le scarpe a ogni passo.

Ancora, dopo tante ore. E sangue davanti ai negozi di via Roma, in questa domenica di sole. C'è silenzio, in piazza. Non fosse per i resoconti sussurrati di chi c'era e il rotolare delle bottiglie di vetro.

Entra in funzione una pulitrice...

E il pensiero corre a Londra...

Teresio Asola