“Cuneo è una città di confine, cerniera tra due delle aree più ricche d’Europa. Su di essa convergono due valichi e una linea ferroviaria internazionali. Nel progettare il suo futuro riteniamo sia assolutamente sbagliato ripiegarsi sull’esistente e chiudersi nello sterile localismo che ne mortifica le ambizioni. L’orizzonte della città di Cuneo non può che essere l’Europa. Il suo modello le più belle città francesi, tedesche, olandesi. Questo l’obiettivo che indichiamo ai nostri concittadini”.

Maria Luisa Martello, la prima donna candidata sindaca a Cuneo in una competizione che anche questa volta sembrava riservata esclusivamente agli uomini, scende in campo con un’idea forte per il capoluogo provinciale che va al voto l’11 giugno.

E insieme alla sua coalizione, che si chiama proprio “Cuneo Città d’Europa” (tre liste, di cui una tutta composta da giovani), spiega: “All’efficienza e alla cura delle città del nord Europa, Cuneo può aggiungere la grande bellezza delle sue montagne e dei suoi borghi, un clima invidiabile, la cultura che nasce dalla tradizione millenaria, la gioia di vivere del suo popolo”.

Nasce così la volontà di portare un messaggio completamente nuovo in elezioni comunali che potevano apparire scontate nei temi e nei protagonisti: “In una parola, Cuneo può aspirare ad una qualità della vita che ha semplicemente dello straordinario. Purché sia ricercata con intelligenza e ostinazione: due qualità che non mancano di certo ai nostri concittadini. Che non devono tuttavia essere lasciati ai margini della vita amministrativa della città, a fare da spettatori ignari a un progetto di pochi, ma, soprattutto, per pochi”.

Ed ecco come la Martello intende la sua candidatura a sindaco: “Amministrare è un gravoso servizio reso alla comunità civile, che credo debba essere effettuato per un limitato periodo di tempo, senza recondite aspirazioni a  futuri traguardi politici personali o a prestigiosi incarichi. E' una sorta di volontaria disponibilità di un cittadino, per me della durata di un quinquennio, a operare con onestà e trasparenza per il benessere di tutti e per una città a cui tutti sentono di appartenere e lo manifestano attraverso una partecipazione attiva, secondo le proprie capacità e possibilità”.

La Martello porta in dote la sua personale esperienza a Cuneo: “Nella mia attività lavorativa, in qualità di Dirigente scolastica, mi sono adoperata per molti anni per offrire a tutti, nessuno escluso, una scuola all'altezza dei tempi, con un'offerta formativa in cui ciascuno potesse arrivare a raggiungere ottimi risultati a prescindere dal punto di partenza. Alla fine degli anni Novanta ho ricoperto l'incarico di assessore ai Servizi sociali e scolastici e poi anche alla Cultura con l'Amministrazione Rostagno, imparando con umiltà e coscienza che per gestire la “cosa pubblica” è indispensabile e decisiva la partecipazione dei cittadini”.

Sulla collocazione di “Cuneo Città d’Europa” nel panorama politico, le idee della coalizione sono precise: “Vivono a Cuneo persone che amano la loro città e che pensano meriti più attenzioni. Che pensano che debba essere maggiormente apprezzata e valorizzata da parte dei suoi stessi abitanti. Sono persone che appartengono all’area progressista, che non si riconoscono né nell’attuale Amministrazione né nell’opposizione della sinistra estrema, né nell’alternativa di centrodestra. Persone che hanno diritto ad avere voce e rappresentanza in Consiglio comunale e alle quali intendiamo dare voce e rappresentanza, nella convinzione che siano la larga maggioranza dei cittadini”.

A elettrici ed elettori la Martello si rivolge con un messaggio di speranza: “Cuneo può giustamente ambire a tornare ad essere il punto di riferimento del territorio che la circonda, il centro motore della provincia. Si tratta innanzitutto di volersi liberare del sistema di potere oggi imperante che la soffoca e le impedisce di svolgere il ruolo che le compete. Le prossime elezioni amministrative sono la prima opportunità per farlo. Non perdete questa occasione e dateci fiducia”.

E, pensando alla sua famiglia, conclude: “Sono mamma e nonna. Desidero fortemente che i miei nipoti possano vivere in una città in cui siano costantemente presenti e mai dimenticati i valori di pace, rispetto, onestà, trasparenza, lealtà”.