L’annuale appuntamento della Giornata dell’Economia, quest’anno giunta alla quindicesima edizione, ha consentito di tracciare la fotografia della realtà economica e imprenditoriale della provincia Granda nel 2016, anno in cui è proseguita, sebbene a ritmi ancora moderati, la fase di ripresa dell’economia italiana.

Ne emerge un quadro complessivamente positivo, con un valore aggiunto pari a 16,3 miliardi di euro, per una crescita, a valori correnti, dell’1,5% rispetto al 2015 e un contributo del 14,0% alla ricchezza regionale, seconda provincia dopo Torino per apporto fornito.

“Nonostante il perdurare di alcune criticità, i dati raccolti ed elaborati dagli uffici studi della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere Piemonte evidenziano per il 2016 come la ripresa sia proseguita anche in provincia di Cuneo, generando un valore aggiunto pro-capite di 27.647 euro – ha sottolineato il presidente Ferruccio Dardanello -.La speranza è che i segnali incoraggianti che giungono da alcuni settori del tessuto imprenditoriale possano consolidarsi e sostenere una ripresa che coinvolga l’intera economia provinciale e si traduca in opportunità di lavoro e sviluppo, dando inizio a un nuovo periodo di crescita strutturale, sostenuto anche dal contributo che il sistema camerale continua a offrire attraverso misure e strumenti volti a supportare le nostre imprese in ogni ambito”.

Il tessuto imprenditoriale provinciale, in base ai dati del registro imprese della Camera di commercio di Cuneo con 83.255 imprese comprensive delle unità locali, dopo anni di debolezza evidenzia una sostanziale stabilità. Tra le forme giuridiche sono state le società di capitale a distinguersi per l’elevato dinamismo; tra i settori di attività, le imprese del turismo hanno realizzato la performance migliore. Positivo anche l’andamento dei servizi e dell’agricoltura, in calo invece l'edilizia, il manifatturiero e il commercio. Positivi invece i risultati rilevati nel 2016 dall’indagine congiunturale, che per tutto il comparto manifatturiero registrano un aumento medio del 1,9%.

Importante il contributo delle donne, che conducono 15.845 imprese, circa ¼ del totale. In provincia di Cuneo nascono 3 imprese al giorno guidate da donne e nel corso del 2016, le società di capitale in “rosa” hanno registrato un tasso di crescita positivo (+3,3%) frutto di una elevata natalità e di una mortalità alquanto contenuta.

Sono in aumento, pur dimostrando un’incidenza ancora inferiore rispetto al dato piemontese (9,4%), le imprese straniere con sede legale sul territorio provinciale. Al 31 dicembre 2016 sono 4.004 le realtà in elenco nel Registro imprese, vale a dire il 5,8% delle imprese complessivamente registrate.

Soprattutto nella prima parte dell’anno è diminuito il contributo fornito dal commercio estero all’economia provinciale, pur mantenendo un ruolo di primo piano. Nel 2016 le esportazioni cuneesi di merci hanno raggiunto i 6,9 miliardi di euro, con una contrazione dell’1,7% rispetto al 2015, che determina un saldo della bilancia commerciale di circa 2,9 miliardi di euro.

Di non facile lettura i segnali registrati sul fronte del mercato del lavoro, che evidenziano livelli occupazionali in aumento, accompagnati da un incremento della disoccupazione, che rimane comunque decisamente più contenuto rispetto alla media nazionale e regionale, con una possibile causa nella significativa diminuzione del numero delle persone inattive, pari a 5mila unità.

Con un tasso di occupazione pari al 67,7% e un tasso di disoccupazione del 6,3% Cuneo conferma quindi, anche nel 2016, condizioni del mercato del lavoro complessivamente più favorevoli rispetto alla media regionale, dove il tasso di occupazione è risultato pari al 64,4% e quello di disoccupazione al 9,3%.

Nel 2016 la nostra provincia si è affermata, infine, un’importante meta turistica nel panorama regionale, forte anche del prestigioso riconoscimento Unesco di Langhe e Roero. Le presenze turistiche in provincia di Cuneo hanno raggiunto quota 1.749.791, in crescita del 3,2% rispetto all’anno precedente, mentre gli arrivi sono stati pari a 653.573, il 6,6% in più rispetto al 2015.

Nel suo intervento, il professor Giuseppe Tardivo, coordinatore del Campus di Management ed Economia dell’Università di Torino – sede di Cuneo ha commentato: “La nostra provincia è un territorio vitale, in fase di sviluppo. Se si sapranno sfruttare i punti di forza, valorizzare le eccellenze e provvedere alle criticità, il nostro territorio potrà ancora crescere. Ma questo sarà possibile solo attraverso un’attenta e condivisa progettazione, che metta a valore le specificità territoriali”.

La giornata è stata occasione per presentare lo studio realizzato da l’Ufficio Studi di Unioncamere Piemonte, sui sette anni di crisi vissuti in provincia di Cuneo. Elena Porta ha tracciato un quadro delle dinamiche economiche che si sono sviluppate sul territorio dal 2009 al 2016 nell’evolversi dei mercati, andando a evidenziare le modificazioni strutturali che si sono determinate nei vari settori imprenditoriali.

Il convegno è stato moderato dalla giornalista Daniela Bianco, che ha consentito ai rappresentanti dei principali settori economici di interpretare i dati presentati alla luce delle esperienze dirette delle proprie imprese.

I dati del Rapporto Cuneo 2017 e dello studio monografico sono disponibili sul sito internet della Camera di commercio www.cn.camcom.gov.it